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L’Alba di Venezia

Un anno straordinario quello vissuto da Alba Rohrwacher, astro nascente del cinema italiano…

Alba Rohrwacher al Festival di Venezia 2008

Da un po’ di tempo a questa
parte negli ambienti cinematografici italiani circola sempre più
insistentemente l’espressione “nuova generazione di attori” ad indicare nei
vari Elio Germano, Riccardo Scamarcio, Valentina Lodovini e Isabella Ragonese la speranza di
riscatto del cinema nostrano. Giovani, bravi e appassionati è anche loro il
merito di aver riacceso interesse verso le produzioni di casa nostra.

Però, se Venezia ha
rappresentato per lei uno dei momenti di più ampia attenzione mediatica, non si
può non sottolineare che la sua bravura la Rohrwacher già l’aveva dimostrata
precedentemente e non è un caso che questo sia proprio il suo anno di grazia.

Richiestissima dai registi (la vedremo presto in “Io sono l’amore” di Luca Guadagnino, mentre in agenda c’è
anche un film per la regia di Giorgio Diritti  sulla strage di Marzabotto, al fianco di Sandra Ceccarelli) questa giovane promessa uscita dalla Scuola
Nazionale di Cinema ha stupito tutti nei panni di figlia della coppia Albanese-Buy nell’applauditissimo “Giorni e Nuvole” di  Soldini
e prima ancora nel bel “Mio fratello è
figlio unico”
di Luchetti.
Successo e tanto lavoro, dunque, fino ad arrivare al Sundance Festival  con il
film di Anna Negri “Riprendimi” per poi tornare a Venezia a
raccogliere i frutti del proprio impegno professionale!