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Si spengono le luci

Ha chiuso i battenti Milano Moda Uomo. Negli ultimi due giorni di sfilate, si è osato un po’ di più. Non solo sobrietà e capi classici sicuramente vendibili, ma anche qualche guizzo estroso.

Da Versace che ha proposto il suo immancabile lusso (un maglioncino di filo di cincillà da 1.200 euro) ad Armani che ha cambiato la silhouette al suo raffinato uomo consigliandogli di non ascoltare la propria compagna sul vestire, ma di seguire il proprio gusto "le donne sono gelose – ha dichiarato re Giorgio – per liberarsi dalla concorrenza, preferiscono abiti poco appariscenti per i loro mariti, amanti o compagni". E poi il rock – dark di Dsquared (che ama il suo uomo in gilet e papillon), John Richmond, e John Varvatos. Anche Iceberg ha presentato una collezione trionfante con veri capolavori in maglia ed Ermanno Scervino che ha effettuato una grande ricerca sui volumi per creare una nuova silhouette: giacche in lana cotta con revers dai profili stondati, caban navy in stuoia di maglia, cappotti spigati melange dalle forme morbide. E ancora il dandy di lusso D&G ispirato ad Oscar Wilde con giacche stampate di arazzi e marsine.

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