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Low cost… che passione!

La crisi economica c’è e si fa sentire in tutti i settori. Ma chi lo dice che bisogna necessariamente spendere l’intero stipendio per un jeans, una maglietta ed un paio di scarpe di tendenza? E’ sempre più incalzante la moda del low cost, perché fare shopping non deve più essere un tabù.

Shopping
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Il low cost è entrato a far parte del nostro linguaggio qualche anno fa, quando nuove compagnie aeree  proponevano voli a prezzi praticamente stracciati: andare a Londra per una giornata di sano shopping costava meno che acquistare nelle vie della moda del nostro Paese. Oggi, sempre di più, impazza la passione per la buona qualità ma a costi contenuti. Ed ecco arrivare dal nord Europa le soluzioni più vantaggiose senza dover bruciare l’intero patrimonio.

Dopo il cibo, è l’abbigliamento infatti ad occupare il secondo posto sul podio dei settori dove si preferisce il low cost. Mettendo per un attimo da parte le svariate catene in franchising che giocano molto sul rinnovamento dei punti vendita, sul no marketing e sui prezzi accessibili a tutti, è in voga a Londra il cosiddetto Dress Crossing, l’ultima frontiera in fatto di tendenza ormai in fase di consolidamento: basta avere tre o quattro  amiche di cui fidarsi ciecamente ed il gioco è fatto;  acquistare tutto in comune per scambiarsi poi i capi griffati che da sole non si potrebbero mai acquistare. Oppure ritrovarsi ad uno Swap Party, molto di moda negli States, dove barattare, a costo zero, tutti i capi che si posseggono e passeggiare disinvolte per le strade delle nostre città con indosso capi firmati Gucci, Yves Saint Laurent, Prada, Armani, Dior, Marc Jacobs.

Anche il mercato dell’auto, che negli ultimi quattordici mesi ha registrato una flessione sempre più crescente degli acquisti, sta tornando a respirare e a far rinascere il settore grazie proprio all’idea low cost. L’ Europa si sta già muovendo in questa direzione, ma la novità assoluta degli ultimi tempi arriva dall’India, dove si è dato vita ad un bel prototipo di auto a basso costo: la Nano di Tata, è così che si chiama. Ridotto impatto ambientale, piccole dimensioni e costo accessibilissimo a tutti: questo il segreto di un’auto che arriverà in Italia il prossimo anno e che siamo sicuri spopolerà, soprattutto tra i giovani.

Giovani che devono fare i conti anche con la casa: chissà quanti vorrebbero fuggire da mamma e papà ma non hanno le risorse per farlo. Dalla Svezia, sempre lungimirante in fatto di arredi ed abitazioni, arriva la casa, indovinate come? Ovvio, sempre low cost!! L’idea  è venuta alla Next House, giovane azienda fondata nel 2007 da Thomas Martensson con sede nella capitale svedese e che ha già preso piede con grande successo in Norvegia, Russia, Messico ed ovviamente in Svezia. Si può parlare di modello Ikea applicato però all’edilizia: un prezzo irrisorio, ma che all’interno offre anche altre sorprese; queste case prefabbricate hanno infatti  già tutti gli arredi necessari x iniziare a viverci. Il progetto nasce ed è ideato per  venire incontro a quei giovani che spesso non hanno i mezzi adeguati per comprare strutture di alto livello e che per questo, sempre di più, sono alla ricerca di soluzioni originali e al tempo stesso  economiche.

Insomma, c’è il low cost per tutti i gusti: chissà quante altre novità arriveranno nel nostro Paese da qui a qualche anno… tutto in trasformazione, ma con uno sguardo sempre attento alla crisi del momento e soprattutto alle nostre tasche!!