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Berlino, cinema e amore

Chiudersi in una sala cinematografica è l´alternativa ideale per un caldo S.Valentino lontano dal generale inverno

Coppia innamorata
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Berlino, il 14 Febbraio si sta avvicinando e in molti già si disperano all’idea di non avere nulla di programmato per la festa degli innamorati. Una cena romantica a lume di candele? Troppo scontato! Una passeggiata lungo il canale al chiaro di luna? Troppo freddo! Ma certo! È tempo di Berlinale! Chi riesce ad accaparrarsi un paio di entrate per almeno una delle serate del festival ha buone chance di fare una gradita sorpresa al proprio partner.

Come sempre accade, la mostra del cinema internazionale di Berlino e la festa di San Valentino coincidono. Nel mese considerato il più freddo dell’anno la città si anima di un fervore speciale. Centinaia di migliaia di avventori per questo che è considerato ormai tra i festival cinematografici più importanti al mondo. Ormai al suo 60° compleanno, la Berlinale rappresenta un “must” per gli appassionati, una piscina traboccante di imput per registi ed attori in erba e, perché no, un infinità di ghiotte occasioni per paparazzi e cacciatori di autografi.

Ciò che rende speciale questo festival, oltre alla massiccia presenza di cinema tedesco, è l’atmosfera rilassata, meno patinata della carta che riveste Cannes o Venezia. Sembra quasi che tutta questa neve, ammortizzando il rumore dei passi e le voci per strada, pachi anche gli animi dei visitatori che riempiono l’ovattata Potsdamer Platz durante il festival. Come leggeri e soffici fiocchi di neve i numerosissimi film si susseguiranno lungo l’arco di 11 giorni fino al 21 Febbraio, giorno in cui verranno assegnati gli orsi d’oro.

Diversi i film italiani in programma anche se nessuno di questi è in concorso. Questo la dice lunga sulle condizioni in cui versa il nostro amato… e abbandonato cinema. Ben tre i film italiani in retrospettiva “PLAY IT AGAIN!”. Si va dal “Cristo Proibito” di Curzio Malaparte, del ´51, al “Giardino dei Finzi Contini”, di Vittorio De Sica, passando per la perla della trilogia Antonioniana, “La Notte”; tutti orsi d’oro ai loro tempi.

Il cinema e l’amore sono stati sempre strettamente connessi ed i registi del bel paese che hanno fatto la storia di quest’arte sono stati dei grandi passionali. Non a caso tra i tanti film in programma vi segnaliamo proprio quelli italiani non fosse altro che per il loro speciale legame con l´amore. La passione per la cucina spinge il regista Luca Guadagnino a leggerci un classico dramma d´innamoramento in tre atti sullo sfondo dei fornelli di un grande Chef e con il carattere di una benestante famiglia italo – russa: “Io Sono l’Amore”.

Altro classico in salsa più piccante è il film di Silvio Soldini, “Cosa voglio di più”, che  partendo dalla psicologia travagliata della protagonista finisce per trattare il tema degli amanti, gli alberghi ad ore, le fughe. Appartenente alla categoria Forum, “La bocca del lupo”, di Pietro Marcello, racconta la storia d’amore tra il transessuale Mary e l’operaio Enzo, sullo sfondo del porto di Genova e con l’ordito di un documentario sulla città.

Infine “Mine Vaganti”, l’ultimo film del regista Ferzan Ozpetek, che tanto ama la nostra terra. Ancora una volta il cineasta turco tratta il tema dell’omosessualità relazionandolo questa volta ad una tipica e benestante famiglia italiana. Ne vengono fuori temi scontati ma poco discussi in Italia: l’ignoranza legata alla disinformazione, la grettezza morale e quelle ingiustizie familiari spesso fonti di profondi traumi sentimentali. Bene, se avete voglia di stare abbracciati con la vostra metà nel buio di una sala cinematografica a Berlino, cominciate a fare la fila ai botteghini del festival: scoprite dove su www.berlinale.de

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