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L’Earth Day compie quarant’anni

Concerti, manifestazioni ed iniziative in tutto il mondo per la quarantesima Giornata della Terra all’insegna della biodiversità

Earth Day

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Tutti hanno diritto di vivere in un ambiente sano, e tutti, di conseguenza, hanno il dovere di fare di tutto per salvaguardare l’ecosistema Terra, adottando stili di vita e abitudini di consumo e produzione ecosostenibili. Questi in sintesi i principi a cui si ispira da quarant’anni l’Earth Day, la Giornata della Terra, che si celebra ogni anno il 22 aprile a partire da quello del 1970, quando venti milioni di cittadini americani risposero all’appello del senatore Gaylord Nelson, mobilitandosi per una storica manifestazione in difesa del nostro pianeta.

Si era agli albori del movimento ambientalista, e da allora tanta strada è stata già fatta, ma tanta ne resta ancora da fare. Se oggi le pratiche ecologiche sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo influenzando gli stili di vita di milioni di persone in tutto il mondo (dalla raccolta differenziata all’utilizzo di elettrodomestici a basso consumo, dalla riduzione degli imballaggi alle forme di energia alternativa e rinnovabile), basta leggere i numerosi e preoccupanti rapporti di scienziati e centri di ricerca che non perdono occasione per sensibilizzare i grandi della Terra e i comuni cittadini alla necessità di una radicale inversione di rotta per salvare il pianeta dall’uomo e dai suoi disastri.

Anche quest’anno l’Earth Day rappresenterà un punto d’arrivo per le migliaia di iniziative che si sono attivate nei 175 paesi che aderiranno a questo evento, e al tempo stesso un punto di partenza verso nuovi obbiettivi. Manifestazioni, concerti, conferenze, laboratori e iniziative varie sono in calendario in tutto il mondo, coordinate dall’Earth Day Network, la rete di persone che si incontrano su Internet, ma che agiscono sul terreno reale, e che organizzeranno, tra le altre cose, il mega-concerto di Washington in favore dell’ambiente, a cui parteciperanno James Cameron, fresco di Oscar grazie al suo film “Avatar“, che ha proprio nell’ambientalismo la sua bandiera, Sting, John Legend, Joss Stone e tanti altri.

Da tre anni in Italia è Nat Geo Music l’altoparlante che amplifica le note della musica green dalle piazze di Roma all’etere via satellite: dopo Vinicio Capossela, protagonista con Cesaria Evora e i Sud Sound System della prima edizione del concerto per l’Earth Day del 2008, e Ben Harper, che ha infiammato con i Subsonica piazza del Popolo nel 2009, sarà Pino Daniele la star dell’edizione 2010 del concerto gratuito che si terrà al Circo Massimo: accanto a lui i Morcheeba, e l’artista maliana Rokia Traoré. L’evento, dedicato quest’anno alla biodiversità, e in particolare agli ecosistemi oceanici, sarà concluso dalla Night Geo Sessions, una performance unica nel suo genere, dove le sonorità selezionate e mixate da Claudio Coccoluto si fonderanno con le più suggestive immagini della natura di National Geographic Channel, adattate dal visual artist DDG Crew. L’intero evento sarà, naturalmente, a impatto zero.

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