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Londra celebra Gabriel Orozco

Dopo una lunga assenza torna Gabriel Orozco, l’artista messicano tra i più autorevoli dell’arte del momento. Approda alla Tate Modern di Londra la mostra che ne celebra l’opera con pittura, fotografia, scultura e installazioni

Black Kites - Gabriel Orozco

La Tate Modern Gallery di Londra celebra l’opera di Gabriel Orozco, artista nato in Messico, considerato tra i più autorevoli dell’arte contemporanea. Impostosi sulla scena internazionale agli inizi degli anni ’90 come uno dei più importanti talenti della sua generazione, è noto per i suoi spostamenti continui e la difficile associazione ad un paese specifico, dato il suo rifiuto ad essere identificato con una nazione. Vive tra il Messico, New York e Parigi.

Dopo 16 anni di assenza, torna alla ribalta con una collezione di 80 lavori realizzati negli anni ’90, che comprende pittura, fotografia, sculture e installazioni. Tra i pezzi più importanti della mostra, che arriva nella capitale del Regno Unito dopo essere stata al MoMa di New York, al Kunstmuseum di Basilea e al Centre Pompidou di Parigi, la scultura intitolata La DS del 1993, un’automobile della Citroen ridotta di tre terzi e Black Kites del 1997, un teschio umano a scacchi bianchi e neri, presentati per la prima volta a NYC.

Artista inventivo e giocoso, genera arte in qualunque luogo lo ispiri, dalle strade al suo appartamento, in un processo creativo infinito alimentato dai materiali e dalle circostanze più vari.  Arte e realtà si mescolano nel dialogo tra movimento ed espansione, geometrico e organico, che ha segnato la sua ricerca visiva per oltre 20 anni. A livello tecnico la sua attività è artigianale, nel trovare, raccogliere, modificare e attivare le potenzialità artistiche di elementi diversi, come un pallone da calcio, dei rottami in ferro, le ossa di una balena o delle semplici uova al tegamino.

Le sue sculture sono composte con gli oggetti di tutti i giorni che hanno colpito la sua attenzione e che svelano nuovi modi di guardare al quotidiano. Un’arte che mostra interesse anche per il gioco, reinventando classici come il biliardo e gli scacchi con l’aggiunta di elementi esterni che li rendono inaspettati, in una promiscuità irresistibile sia per gli appassionati del contemporaneo che per gli amanti di un’inedita esperienza artistica. Le sue foto catturano la bellezza dell’istante e del dettaglio, mettendo a fuoco particolari in sé semplici, resi potenti dalla selezione operata dallo sguardo.

Gabriel Orozco
19 gennaio – 25 aprile 2011

Tate Modern

Bankside
London SE1 9TG

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