Pubblicato il

Gli stati mentali di un artista complesso

Al New Museum di New York arriva la più grande retrospettiva dedicata all’artista americano George Condo, con oltre ottanta tra dipinti e sculture

George Condo, Female Figure Composition, 2009
Courtesy of George Condo 2010

Una prerogativa indiscussa che si richiede agli artisti contemporanei è la riconoscibilità, il riuscire a creare una propria cifra stilistica che vari di poco da un’opera all’altra, che renda il corpus delle proprie opere compatto e distinguibile. Ma ci sono artisti che si sottraggono a questa regola generale, che, sprezzantemente, saltellano da una tecnica all’altra, giocano con le icone del passato, mescolano stili e soggetti.

Così fa George Condo, che di volta in volta crea universi diversi e per cui ogni opera è un mondo a sé stante. Al New Museum di New York arriva la più grande retrospettiva dedicata all’artista americano, con oltre ottanta tra dipinti e sculture. I curatori Ralph Rugoff, direttore della Hayward Gallery, e Laura Hoptman, del New Museum, in collaborazione con l’artista, si sono trovati davanti all’arduo compito di "sistemare" le opere secondo una logica, in modo da dare un senso ad un immaginario così complesso.

Così nasce la mostra “George Condo: Mental States”, divisa in quattro capitoli. Il primo è costituito da una cinquantina di ritratti, una galleria di volti immaginari, i cui connotati provengono, il più delle volte, dalla ritrattistica dei grandi maestri del passato, da Velazquez a Picasso, o rappresentano archetipi, stereotipi resi in maniera grottesca. Stili diversi si incontrano nella rappresentazione di colli che si allungano, occhi che si dilatano, mascelle che si ingrandiscono tanto da soffocare la bocca, da cui esce fuori un’umanità deformata ed angosciante. Accanto alle tele, sedici sculture in oro completano la sezione.

Al terzo piano del museo, poi, tre gallerie di quadri rappresentano altrettanti stati d’animo, che sono anche quelli dei visitatori, che si ritrovano così catapultati nel proprio inconscio più recondito. In particolare, l’ultima sala, riunisce per la prima volta opere di grandi dimensioni create negli ultimi trenta anni, che stanno in bilico tra astrazione e figurazione, mostrando la parte più intima di Condo, il suo proprio, personale, stato mentale.

Dal 26 gennaio all’8 maggio 2011
New Museum
235 Bowery
New York
Mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 11.00 alle 18.00
Giovedì dalle 11.00 alle 21.00
Lunedì e martedì chiuso
Ingresso $12

Per ulteriori informazioni:
www.newmuseum.org

Didascalia opera:
George Condo, Female Figure Composition, 2009
Acrilyc, pastel, charcoal on linen, 198,2 x 274,3
Private collection

Vai alla rubrica Arte di Stile.it

Potrebbe interessarti