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Il Borneo malese tra Sarawak e Sabah

Il Borneo Malese, tra Sarawak e Sabah. Spiagge da sogno, fondali patrimonio Unesco, foreste e notti nelle long house, ospiti dei cacciatori di teste

Borneo Malese
©Ah Jin/Shutterstock

Ci sono due mondi in Malesia. Uno è la penisola dove ci sono i grattacieli di Kuala Lumpur, le costruzioni spettacolari della capitale amministrativa Putrajaya, la cultura e le tradizioni di Malacca. Un altro mondo è il Borneo malese. Diviso a metà tra Indonesia e Malesia, l’isola del Borneo è costituita da una natura rigogliosa, spiagge spettacolari e fondali dichiarati Patrimonio Unesco.

Il Borneo malese è diviso in due stati, Sarawak e Sabah. Nel mezzo c’è il piccolo sultanato del Brunei, tra i più ricchi al mondo. Città più importante è Kuching, nel Sarawak, a 3100 km da Kuala Lumpur, percorsa da un lungo fiume fangoso L’isola è indipendente dal 1963, anno in cui si è unita alla federazione degli stati malesi, sorta nel 1957. Ha mantenuto una larga autonomia e delle restrizioni all’immigrazione interna, per preservare la propria identità etnica e culturale.  Prima dell’arrivo degli inglesi a metà Ottocento, la storia del Borneo era caratterizzata dai suoi gruppi etnici, come gli Iban e i Bidayuh, mentre malesi, cinesi e indiani sono arrivati dopo.

Il Sabah è molto amato dagli italiani per le sue spiagge e i suoi fondali. La capitale dell’area è Kota Kinabalu. La zona è ricca di splendide caverne e vale la pena dedicare un giorno al Monte Kota Kinabalu, la vetta più alta del Sudest asiatico. Ma la vera ricchezza sono i fondali. Il Borneo reef è la mecca dei sub di mezzo mondo che amano soprattutto l’isola di Sipadan, ricchissima di biodiversità marina. In Sarawak il paesaggio cambia e tra le mete più interessanti vi è il corso del fiume Batang Ai. Quasi al confine con l’Indonesia una diga ha formato un bacino artificiale dove si affacciano alcuni villaggi Iban visitabili e un resort Hilton, interamente in legno, costruito come una long house e quasi invisibile tra gli alberi.

Il gruppo americano è stato tra le prime compagnie internazionali di hotellerie a sbarcare a Kuching quasi trent’anni fa. Ha così trovato il mondo di condividere con la popolazione del luogo lo sviluppo dell’area. Gli Iban, ex cacciatori di teste, accolgono i visitatori per una visita all’interno delle long house e per condividere insieme un thè. Ma il Sarawak non è solo natura. Ogni anno nel periodo di luglio ospita il Rainforest World Music Festival, una tre giorni dedicata alla musica malese e internazionale, ospitata nella foresta pluviale all’interno del Sarawak Cultural Centre, a Santubong, 45 minuti di macchina da Kuching. La manifestazione è molto popolare tra giovani del Sudest asiatico che si danno appuntamento ogni anno da Kuala Lampur, Singapore, Indonesia, Hong Kong. C’è un ingresso giornaliero al festival oppure pass da tre giorni, a prezzi speciali. Si possono prenotare anche speciali shuttle bus dagli hotel di Kuching .

Informazioni:
www.turismomalesia.it/

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