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Europunk. La cultura visiva punk in Europa

Europunk – la cultura visiva punk in Europa 1976-1980. Collage, spillette, vestiti strappati, l’immaginario punk in una mostra all’Accademia di Francia a Roma

Jamie Reid Manifesto per l'uscita di The Sex Pistols

È contraddittorio trovare l’attacco alle istituzioni e la dissacrazione delle regole sotto le teca di un museo. Eppure è quello che avviene nella mostra “Europunk – la cultura visiva punk in Europa 1976-1980”, all’Accademia di Francia a Roma, Villa Medici, a dimostrazione del fatto che il mondo punk ha avuto ed ha ancora oggi un’importanza centrale nella cultura contemporanea. Ne è ulteriore riprova il successo del vernissage d’inaugurazione, che ha richiamato una folla di giovani e meno giovani, accorsi per celebrare ancora una volta i loro miti, emulandoli in una festa molto movimentata.

L’esposizione ripercorre tutte le vicende legate al movimento punk, accompagnando il visitatore al suono dei Sex Pistols, che ne segnano la nascita, e dei Joy Division, che ne rappresentano il tramonto, venato da oscuri sentimenti dark. Ma il punk è musica tanto quanto è arte, moda, costume, tutto creato nel nome del "fare" ("do it" recita una delle spillette in mostra), senza dare peso alla perfezione del mezzo. Quindi, nell’esposizione, si trovano moltissimi manifesti, fanzine e volantini, caratterizzati da una violenza del segno, in particolare per quanto riguarda le opere dei Bazooka, attivi in Francia in molti campi, e così importanti da arrivare ad illustrare le pagine del giornale Libération.

Se l’Inghilterra è la patria del punk è però innegabile che tutta Europa – come evidenzia il titolo della mostra – risentì della sua potenza. In Italia arrivò un po’ dopo, ma un personaggio come Giangiacomo Feltrinelli è considerato una sorta di eroe punk, poiché legato ai movimenti anarchici, allora la mostra include un traliccio dell’energia elettrica fatto di fiammiferi, firmato Scott King, simbolo della morte dell’editore anticonformista.

Per conoscere fino in fondo il mondo punk verranno proiettati docufilm dedicati all’argomento ogni giovedì alle ore 20.00, mentre il catalogo della mostra verrà presentato il 17 febbraio, alla presenza di conoscitori del punk come Jon Savage.

Dal 21 gennaio al 20 marzo 2011
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale Trinità dei Monti, 1
Roma

Da martedì a domenica, dalle 10.45 alle 13.00, dalle 14.00 alle 23.00
Ingresso 9 euro
Ridotto 6 euro
Per ulteriori informazioni:
www.villamedici.it

Didascalia opera:
Jamie Reid, Manifesto per l’uscita di The Sex Pistols, God Save the Queen, 1977
Stampa su carta

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