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Omar Galliani: un omaggio a Roma

In una mostra al Museo Bilotti, Omar Galliani presenta un’interpretazione visionaria del forte legame che lo unisce alla città

Omar Galliani, Disegno Siamese, 2011
Luca Trascinelli 2011

Dal 16 marzo al 6 maggio 2012, va in scena nella bella cornice di Villa Borghese una mostra-omaggio di Omar Galliani. Il titolo dell’esposizione, "OMAR GALLIANI – Omar, Roma, Amor", è fortemente emblematico poiché gioca sull’anagramma ed unisce il nome dell’artista, Omar, alla città che egli celebra con questa particolare mostra, e si tratta di Roma, esplicitando il sentimento che lo lega ad essa, ovverosia l’"Amor". “Arrivato a questo punto felice della mia carriera – afferma l’artista – , dopo le grandi mostre agli Uffizi e al Poldi Pezzoli e i riconoscimenti avuti nel mondo, avvertivo l’urgenza di ringraziare Roma. L’ho finalmente fatto concependo una unica grande tavola, un disegno persino esagerato (315 cm. per 400 cm.), realizzato interamente a matita su tavole di pioppo. E’ esagerato quanto è esagerata, assoluta, questa città”. L’opera che ho voluto per questa mostra rappresenta una "Lei " (il soggetto), immobile, che guarda Roma da un punto strategico qual è il Pincio. La "Lei" è di spalle, ma si intuisce che punta lo sguardo sull’orizzonte di una notte romana piena di luci e bagliori. Dal cielo tra le stelle cadono "ossari " e " fiori", di tempi diversi, vittorie e sconfitte, sacrifici innocenti o colpevoli, da Giulio Cesare a Pasolini, da Fred Buscaglione a Papa Wojtyla. L’uso della matita scandisce il tempo "lungo" del mio lavoro e di Roma. Sul collo di " Lei " un tatuaggio che esprime il significato più profondo, secondo la mia percezione, di questa città magica". In mostra al Museo Bilotti oltre alla grande tavola, Galliani propone 25 disegni preparatori dell’opera e una selezione di disegni del ciclo "Notturno". A questo si aggiungono altre 10 opere di grandi dimensioni e un video di Massimiliano Galliani, realizzato per l’occasione, che propone un’interpretazione visionaria del fortissimo legame che unisce l’artista a Roma.

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