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Corona condannato in appello a tre anni e dieci mesi

Al fotografo dei Vip viene contestata la frode fiscale e la bancarotta fraudolenta in un procedimento nato dal fallimento dell’agenzia fotografica ‘Coronas’

Fabrizio Corona
LaPresse

Fabrizio Corona è stato condannato dalla corte d’appello di Milano a tre anni e dieci mesi per frode fiscale e bancarotta fraudolenta. La condanna arriva nell’ambito di un procedimento nato dal fallimento della sua agenzia fotografica, la ‘Coronas’ (fallilta nel dicembre del 2009), con una riduzione di due mesi rispetto ai quattro anni comminati all’imprenditore in primo grado.

L’inchiesta, coordinata dai pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci, era nata nel febbraio 2008 da un filone dell’indagine condotta dalla procura di Potenza e subito denominata ‘Vallettopoli’.

Secondo quanto emerso dalle indagini, tra il 2005 e il 2006 il fotografo dei Vip avrebbe evaso il fisco per 3,8 milioni di euro attraverso la sua agenzia con un meccanismo di false fatturazioni che aveva visto coinvolto anche un imprenditore genovese, Marcello Silvestri, che ha patteggiato la pena tempo fa.

La condanna a quattro anni in primo grado era stata emessa con rito abbreviato nell’aprile del 2011 nello stesso procedimento in cui era imputato anche Lele Mora, la cui posizione ora è stata trasmessa al tribunale di Bergamo, dove dovrebbe essere ratificato nei prossimi mesi il patteggiamento.

I tre anni e dieci mesi inflitti oggi all’agente fotografico vanno ad aggiungersi alla condanna (sempre di secondo grado) a un anno e due mesi per la corruzione di una guardia carceraria e ai cinque anni, sempre in appello, comminati a Torino per una presunta estorsione ai danni di David Trezeguet.

Corona è anche in attesa dell’udienza per l’affidamento in prova ai servizi sociali, ma sul suo capo pende anche una richiesta della Dda di Milano di applicazione della sorveglianza speciale per 3 anni e sei mesi, perchè ritenuto dalla procura un soggetto socialmente pericoloso.