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Bella addormentata: Bellocchio e il caso Englaro

Il regista dice la sua nel dibattito sull’eutanasia con un film che promette polemiche

Bella Addormentata - Alba Rohrwacher e Toni Servillo

Attesissimo a Venezia 69, il nuovo film di Marco Bellocchio si preannuncia come uno di quelli in grado di scatenare polemiche. Bella addormentata, questo il titolo, è stato ispirato dal dibattito sull’eutanasia nato nel corso della vicenda Englaro, che qui però rimane sullo sfondo. Bellocchio sceglie infatti di raccontare una storia parallela e fittizia, che però riflette sulla realtà italiana, politica e sociale, di questi anni turbolenti.

Toni Servillo interpreta un senatore del Pdl che si trova ad affrontare il dibattito sul fine-vita in parlamento, Isabelle Huppert è invece un’attrice che ha mollato tutto per occuparsi della figlia in coma. Poi ci sono Alba Rohrwacher, nei panni della figlia di Servillo, attivista del movimento per la vita, e Michele Riondino in quelli di un ragazzo che manifesta per la fazione opposto. Il figlio del regista, Pier Giorgio Bellocchio, è invece un medico che cerca di ridare speranza a una donna che intende togliersi la vita, interpretata da Maya Sansa. Nel cast anche Gianmarco Tognazzi, Roberto Herlitzka, Fabrizio Falco e Brenno Placido.

Il film ha già suscitato reazioni in Friuli, dove è stato girato: il consiglio regionale ha deciso di sopprimere la Film Commission per aver finanziato Bella addormentata. Una decisione scandalosa che ha scatenato le ire del mondo della cultura e del cinema. “La natura sostanzialmente anticostituzionale di tale atto non potrà sfuggire ai poteri pubblici preposti alla tutela delle libertà, e la parte migliore della politica non potrà rimanere insensibile all’intrinseca pericolosità del precedente”, ha scritto l’Anica dopo il fatto.

Bella addormentata sarà distribuito da 01 a partire dal 6 settembre.