Abiti che sbocciano come rose, da sfogliare come libri e da osservare da diversi punti di vista come se fossero eleganti origami di tessuto: le creazioni di Robero Capucci hanno da sempre riempito di stupore lo sguardo di chi aveva il piacere di poterli ammirare, e tra loro ci fu Christian Dior, che nel 1956 definì l’allora ventisettenne Capucci “Il miglior creatore della moda italiana”.
Le sculture di stoffa di questo grande stilista nostrano sono oggi in mostra nella bellissima cornice della Reggia di Venaria, una delle più imponenti residenze sabaude in Piemonte.”Roberto Capucci. La ricerca della regalità“, questo il titolo dell’esposizione: i cinquanta modelli esposti sono stati infatti creati su misura per regine, dame dell’alta società e star di successo. A corredare la mostra, bozzetti, foto e filmati che raccontano la storia di ogni abito e la personalità di chi li ha indossati: tra loro, le principesse Borghese, Odescalchi e Colonna, nonché dive del calibro di Marilyn Monroe e il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Ogni abito sorprende per il gioco di volumi, l’audacia delle linee e l’inevitabile atmosfera da favola che li avvolge.
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“La moda non è ornamento, è architettura. Non basta che un vestito sia bello, dev’essere costruito come un palazzo poiché come un palazzo esso è la materializzazione di un’idea”, diceva Capucci; gli elementi architettonici dei suoi “palazzi” in questo caso sono farfalle di tessuto, drappeggi interminabili, fiocchi e ventagli. Un’opportunità di rivivere i momenti di gloria di un grande rappresentante del Made in Italy, al quale Pasolini chiese di realizzare gli abiti di Silvana Mangano per il film Teorema. La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 settembre, al secondo piano della Reggia, con la possibilità di visitare l’intero palazzo.
