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Mirabilia, le meraviglie dell’arte rubata

Al Montreal Museum of Fine Arts una mostra esplora le opere d’arte rubate, distrutte o scomparse e capolavori dissolti nel nulla

Cavalli di San Marco

Il valore dei pezzi d’arte che nei secoli sono scomparsi o andati distrutti è incommensurabile, e il danno creato all’umanità, al sapere, alla cultura inestimabile. Con un’originalissima esposizione il Museum of Fine Arts di Montreal ha deciso di mostrare al pubblico tutto ciò che ha perso, grazie ad un’idea geniale: proiettare una sorta di ‘ectoplasmi’ che raffigurano opere d’arte scomparse, accanto alle loro pietre tombali che ne decretano la triste fine.

La mostra ‘Mirabilia’ esplora un vastissimo panorama geografico, storico ed estetico, in cui le opere vittime di furti, distruzione, saccheggi attraverso i loro ‘spettri’ tornano a poter essere ammirate. Capolavori scomparsi a causa di guerre di conquista, conflitti religiosi, disastri naturali o tristemente per colpa dell’avidità umana formano presso il giardino interno del museo una sorta di cimitero dell’arte: grazie all’integrazione tra pietra, vetro e luce si rende l’idea della fragilità di queste opere. Su superfici di vetro di diverso spessore viene proiettata la silhouette di un capolavoro non più ammirabile, che attraverso giochi di luce acquista l’illusione del volume, incorniciato da pietre squadrate che fanno da lapide.

Meraviglie che l’uomo non è stato in grado di proteggere, racchiuse in 38 ‘scatole’ grazie all’inventiva di Dominique Blain, artista il cui interesse verso la memoria storica e la minaccia che incombe sulle opere d’arte è sempre stato molto elevato. Tra gli oggetti selezionati per Mirabilia troviamo i mitici cavalli di San Marco, dal destino assai avventuroso, rubati dal saccheggio di Costantinopoli nel 1204, approdati a Venezia, poi di nuovo rubati da Napoleone, e probabilmente risalenti alla Roma antica; un mezzobusto di Louis-Edmond Laforestrie, scomparso ad Haiti durante il terremoto del 2010; antichissimi Buddha Afghani andati distrutti durante il conflitto dal 1992 al 1996; vasi del 3000 a.c. rubati dal museo di Baghdad nel 2003; ornamenti per le maniglie della Torah confiscati dai nazisti e mai più ritrovati; codici Maya del 12esimo secolo distrutti durante la colonizzazione spagnola; e ancora antiche maschere africane, dragoni cinesi, opere rubate dal Museo stesso, e tante ancora.

Un’esposizione estremamente interessante dal punto di vista storico e artistico, ma allo stesso tempo tristemente coinvolgente perché fa riflettere su quanto abbiamo perso, la maggior parte delle volte per colpa della volontà umana.

Per maggiori informazioni http://www.mbam.qc.ca/mirabilia/

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