Pubblicato il

Malala e Kailash: chi sono i Nobel per la Pace 2014

Due attivisti per i diritti dei bambini, provenienti da paesi in conflitto fra loro sono i nuovi simboli della pace nel mondo

Premio Nobel per la Pace 2014
LaPresse

Di lei vi abbiamo già raccontato in diverse occasioni, perché la sua è una storia che parla di diritti delle donne e di diritto all’istruzione. Di lui fino a pochi giorni fa in pochi conoscevano l’esistenza, salvo quegli 80.000 bambini che ha salvato dal destino di schiavi. Sono Malala Yousafzai e Kailash Satyarthi, e  sono i premi Nobel ex-aequo che la giuria di Oslo ha scelto per rappresentare la Pace nel mondo. Entrambi sono attivisti che hanno intrapreso un percorso coraggioso, che parte da paesi in conflitto tra loro, il Pakistan e l’India, e arriva alla salvaguardia dei diritti dell’infanzia. Malala si batte perché le bambine del suo paese abbiano la possibilità di andare a scuola, Kailash perché i piccoli non siano più costretti a vivere in schiavitù.

Malala Yousafzai è salita alla cronaca internazionale per il gravissimo fatto di sangue che l’ha vista protagonista nel 2012, quando i Talebani le spararono alla testa in un agguato all’uscita da scuola. Volevano colpire lei, e dare un segnale a tutte le famiglie, punendola sia per la volontà di ricevere un’istruzione, sia perchè la ragazzina aveva donato il suo diario alla BBC, in cui a soli 11 anni raccontava cosa significava essere bambine sotto il regime talebano. Malala è rimasta gravemente ferita, ma non è morta, e l’orribile incidente non ha fatto altro che rafforzare la sua voglia di studiare, oltre che illuminare il suo percorso futuro: da allora si batte per il diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine del mondo. Ha pubblicato un libro con la sua storia, parla a conferenze e seminari, si è fatta portavoce di battaglie, anche se lo deve fare da Birmingham, città che l’ha curata e in seguito accolta, dato che la sua vita sarebbe in serio pericolo se tornasse in Pakistan. Malala è la più giovane persona ad aver ricevuto il Premio Nobel.

Kailash Satyarthi invece è un signore indiano che da più di vent’anni lotta perché i bambini non siano più vittime di schiavitù, sia in termini di lavoro forzato che di traffici. Insieme alla sua organizzazione, Bachpan Bachao Andolan, egli si occupa di liberare, riabilitare e formare i bambini vittime della schiavitù, per poi reinserirli nella società. Si è fatto portavoce di campagne internazionali perché in Occidente si venisse a conoscenza dell’origine di molti prodotti, realizzati attraverso lo sfruttamento del lavoro minorile. E’ stato il volto della Marcia Globale contro il lavoro minorile, ha pubblicato decine di dossier sullo sfruttamento dei minori in India e nel mondo.

Leggi anche: Le donne Premio Nobel per la medicina

I due vincitori del Prmio Nobel hanno dichiarato che collaboreranno perché le loro battaglie per il diritto all’infanzia e all’istruzione abbiano un’eco ancora più grande, ma anche per dare un esempio ai governanti dei loro rispettivi Paesi su come si potrebbe collaborare per un bene superiore, ossia la salvaguardia dei piccoli cittadini. Le assegnazioni degli ultimi due anni non sono state particolarmente coraggiose, mentre quella di Malala e Kailash sembra voler mandare un messaggio al Pakistan e all’India, incoraggiandoli a risolvere il secolare conflitto sul Kashmir attraverso il dialogo.