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Formosa, la casa anfibia

Lo studio Baca Architects ha progettato e costruito la prima casa che in caso di alluvione galleggia come una barca

Casa galleggiante
BACA ARCHITECTS

I danni delle alluvioni sono purtroppo un resoconto ricorrente durante le stagioni delle piogge. In Gran Bretagna i fiumi che straripano sono un rischio che i cittadini corrono diverse volte l’anno, anche a causa del territorio estremamente pianeggiante in cui le acque non trovano ostacoli. Architetti ed ingegneri si cimentano da anni nel risolvere la pericolosa questione, e lo studio Baca Architects, specializzato in waterfront, ossia in progetti in cui l’acqua si integra con l’urbanistica, ha individuato una possibile soluzione: costruire case anfibie, che, in caso di inondazione, ‘semplicemente’ galleggino anziché affondare nel fango.

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Il primo prototipo della casa anfibia, battezzata Formosa, è stato costruito sulle sponde del Tamigi nella località di Marlow, e a novembre sarà abitabile, giusto in tempo per l’inverno in arrivo. Si tratta in pratica di una casa che poggia sul terreno, con tanto di fondamenta, ma è in grado di galleggiare se il livello dell’acqua si alza. 225 metri quadrati di abitazione collocati a soli 10 metri dalla sponda del fiume, dalle elevate prestazioni isolanti, a basso consumo energetico, con ampie vetrate ed esteticamente integrata con l’edilizia circostante, che riprende, per esempio, i tetti a punta con i comignoli tradizionali.

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La Formosa è realizzata in modo da sopportare inondazioni che raggiungono i 2,5 metri. Tra la casa e il fiume, vi è il giardino terrazzato, i cui diversi livelli fungono da primo ostacolo in caso di piena e che permettono agli abitanti della casa di accorgersi gradualmente dell’innalzamento delle acque (uno stratagemma che gli architetti chiamano ‘paesaggio intuitivo’). L’edificio, realizzato con materiali estremamente leggeri, è ‘incastrato’ tra 4 assi verticali che lo tengono ancorato al suo posto, una sorta di bacino artificiale, e, in caso di piena, lo lasciano scorrere verso l’alto. La casa può galleggiare come una barca, sostenuta semplicemente dalla forza dell’acqua, emergendo dal terreno in modo che i due piani abitabili rimangano all’asciutto.

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Visti gli enormi rischi che il surriscaldamento globale sta facendo correre ogni anno alle popolazioni di mezzo mondo, costantemente minacciate dalle alluvioni, la casa anfibia potrebbe essere la soluzione ideale per arginare i danni. Anziché costruire enormi barriere contro la natura, ci si integra con essa, e si adattano le abitudini umane ai cicli naturali, anche quando essi contemplano inondazioni e allagamenti. Costruire una casa che possa galleggiare richiede circa il 20-25% di spesa in più rispetto ad un edificio comune, ma se consideriamo le spese che occorre affrontare ogni anno per riparare i danni delle alluvioni potrebbe trattarsi di un vero investimento.

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