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John Galliano per Margiela: il primo show

Irrompe nella settimana della moda maschile londinese con una collezione couture femminile: l’attesissimo ritorno di Galliano sulle passerelle

Stilista Galliano
LaPresse

Leggendo alcuni degli articoli, delle recensioni, delle opinioni sullo show che ha riportato John Galliano in passerella, si evincono facilmente due sensazioni più o meno generali: il sospiro di sollievo per il prodigio della moda tornato dopo 4 anni di esilio, e i nasi arricciati di chi, pur apprezzando la collezione, non ha ancora ben chiaro come si riusciranno a fondere la personalità di Galliano con quella della Maison Margiela che lo ha riaccolto nel fashion system. Il nuovo sodalizio ha esordito sulle passerelle londinesi con una collezione couture intitolata ‘Artisanal‘, che ha ufficialmente riabilitato lo stilista, il quale ha scelto un ingresso low profile rispetto ai tripudi estetici a cui ci aveva abituati, salutando in lontananza il pubblico con indosso un semplicissimo camice bianco.

Anche chi non è stato presente alla sfilata non può evitare di sentire il brivido, il fremito, l’emozione che ha provato il mondo della moda intero nel rivedere sul catwalk le creazioni di colui che chiamare un genio è riduttivo. John Galliano è la moda con la ‘m’ maiuscola per centinaia di fashion editor, reporter, buyers, stilisti, modelle, star e addetti ai lavori. Che hanno combattuto con le unghie e con i denti per avere un posto a sedere nella location londinese in cui Margiela ha presentato la prima collezione couture realizzata da Galliano. Emozione alle stelle, stilisti e giornalisti si sono presentati con ore di anticipo (evento epocale per una sfilata), lacrime di commozione e applausi scroscianti hanno accompagnato un grande ritorno. La sensazione generale è che John Galliano sia troppo geniale, troppo importante nel mondo della creatività per non perdonargli la disastrosa uscita che gli ha stroncato la carriera per 4 anni, costandogli il licenziamento da Dior, l’epurazione dal mondo della moda, l’eclissi nel silenzio nonché un iter processuale di pubblico dominio.

Ma veniamo al dunque: Maison Martin Margiela, ora solo Maison Margiela, e John Galliano, possono fondersi l’uno nell’altro? Può lo stilista più anonimo del pianeta identificarsi con uno dei più visibili? Minimalismo vs teatralità, silenzio vs clamore, geometria vs astrazione: il responso definitivo per ora non sembra possibile, occorre attendere ancora qualche collezione per capirlo. Per adesso è certo che tutti hanno amato la collezione di alta moda femminile che Galliano ha preparato in meno di 3 mesi, presentata in una location asettica e fredda (molto Margiela) ma ‘irrompendo’ in quella che in verità è la settimana della moda maschile (molto Galliano). La sartorialità che contraddistingue le collezioni couture, rigorosamente realizzate a mano, è evidente non solo nella costruzione degli abiti e dei volumi, ma nelle rocambolesche applicazioni di conchiglie, frutta, pizzi e perle. Lo stile Galliano fuoriesce dalla ricchezza di certi abiti, ma scivola nel Margiela limitandone la teatralità, decostruendone l’essenza pomposa che forse, un tempo, avrebbe scelto. La collezione è piaciuta a giudicare dalle reazioni del pubblico e dalle recensioni di oggi, ma a qualcuno sembra mancare quel ‘non so che’ di dirompente che lasciava a bocca aperta ai tempi degli Incroyables. Restiamo comunque in attesa delle prossime sfilate.