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Corsetto, il grande ritorno

Per un look d’altri tempi, ecco la nuova anima del famoso bustier, vero e proprio trionfo della femminilità

Corsetto da donna
Courtesy of©elbold/iStock
E’ ora di allacciare le cinture per prepararsi a un viaggio indietro nel tempo: non è l’introduzione di qualche avventurosa attrazione collocata in uno dei tanti parchi divertimenti del mondo ma semplicemente un invito da parte del fashion system a catapultarsi alla riscoperta di grandi miti che hanno segnato la storia della moda. Parola al corsetto, un capo d’abbigliamento intimo che, se in passato torturava le donne con quelle fastidiose stecche necessarie al fine di avere un vitino da vespa e quella silhouette a “s” che tanto piaceva agli uomini, in epoca moderna è divenuto a tutti gli effetti un’arma di seduzione che urla femminilità e sensualità. Sarebbe uno spreco nascondere questi corsetti dalle mille e una identità sotto ai vestiti, l’indumento merita infatti di essere sfoggiato e ammirato da tutti: come dimenticare a tale proposito i mitici anni ’90 e le mise firmate Dolce&Gabbana che fecero innamorare la cantante Madonna, colei che lanciò la moda di indossare l’intimo come abbigliamento esterno, una tendenza ripresa dalle sue degne eredi, le regine del pop Lady Gaga e Rihanna. 
Gli stilisti vogliono il bustier e lo riportano in passerella da protagonista dandogli una nuova chiave di lettura: in occasione della New York Fashion Week tante le proposte che hanno dato un assaggio delle collezioni autunno-inverno 2016-2017 e, tra tutte, a spiccare è stata la donna dell’ex Spice Girl, Victoria Beckham. Non è un caso che la chiamavano Posh Spice, passano gli anni ma lo stile resta: i suoi capi portano in scena corsetti e abiti bustier dalla forte femminilità, perfetti per essere indossati anche di giorno e con estrema eleganza, la volgarità non è infatti un rischio contemplato. I designers Laura Vassar e Kristopher Brock con la loro Brock Collection hanno invece riportato in vita una donna dal fascino d’altri tempi con bustini che si indossano non a pelle bensì a vista, sopra un abito, come il Berenice Floral Jacquard Bustier, un corsetto broccato molto raffinato.
 
Curiose le realizzazioni firmate Chromat, brand fondato nel 2010 da Becca McCharen: difficile da etichettare, le sue creazioni sono abiti e corpetti avanguardistici, il giusto compromesso tra lo sportswear e la lingerie intesa in chiave futuristica come dimostrano i modelli della sua Lumina Collection ispirata agli artisti della luce Robert Irwin e Dan Flavin, vere e proprie geometrie costruite per esaltare le particolarità del corpo femminile con trasgressione e seduzione allo stesso tempo.
 
Grande l’attesa, e anche le aspettative, per il debutto di Rihanna nei panni di direttore creativo per Puma: la sua nuova collezione, “Fenty Puma by Rihanna” si è finalmente raccontata, è sportiva ma rigorosamente sexy e fa sognare ogni donna moderna con quelle mise che puntano tutto su contrasti cromatici che hanno come protagonisti il black&white. Ispirandosi alla street culture giapponese arricchita con sfumature gotiche, la pop star ha voluto giocare con volumi e proporzioni esagerati con mise ora oversize ora abiti che cingono le forme come una seconda pelle come il Lace-Up Jersey Corpet: non c’è che dire, ogni capo racconta il suo stile e quella sensualità mai nascosta pronta ad essere indossata da tutte quelle donne che, come lei, sono pronte a rompere le righe desiderose di non passare inosservate.