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A New York la moda è arte

Nonostante l’eterno dibattito su quanto la moda appartenga ai musei, le mostre a tema fashion continuano a riscuotere successi

MET Gala
LaPresse
Non è un tema nuovo, ma ogni tanto torna sulla cresta dell’onda, specialmente in seguito ai grandi eventi che lo riguardano: la moda è arte, o, per meglio dire, è giusto che la moda entri nei musei? Il Costume Institute del MET ha definitivamente abbracciato il ‘sì’ come risposta alla questione, facendosi palcoscenico di alcune delle mstre dedicate alla moda più epocali del mondo. Rimarranno agli annali alcune di esse, come ‘Savage Beauty’, dedicata ad Alexander McQueen, ‘Punk: from Chaos to Couture’, i ‘dialoghi’ tra Elsa Schiaparelli e Miuccia Prada, per non parlare dell’ultima, in ordine cronologico ‘China Through the Looking Glass’. Giusto pochi giorni fa l’annuale MET Gala , evento di beneficenza a cui partecipa tutto lo star system al completo, facendo sfoggio dei look più glamour, pregiati, a volte eccentrici, ha aperto la mostra di quest’anno, dedicata al rapporto tra tecnologia e moda ‘Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology’. 
 
In contemporanea, il Jewish Museum di New York ha aperto le porte ad una mostra personale dedicata ad Isaac Mizrahi, stilista statunitense i cui abiti si caratterizzano per le fantasie grafiche e coloratissime, vere e proprie tele pittoriche se osservate da un punto di vista cromatico. Fra l’altro lo stilista nella sua carriera ha esplorato ampiamente le arti performative, e difficilmente si può affermare che le sue anime creative non si influenzino l’una con l’altra. Ma non è solo New York a celebrare la moda come opera d’arte, e quindi degna di essere esposta al museo: quest’anno, Tokyo dedica una retrospettiva a Issey Miyake, San Francisco a Oscar de la Renta, Londra all’underwear nella storia ma anche all’eccentrica Judy Blame.
 
Chi pensa che la moda non sia arte spesso ritiene che il vero valore di un abito lo si abbia da indossato, non certo appeso dietro una vetrina di un museo (a questo link alcune opinioni in merito). D’altra parte, come afferma Karl Lagerfeld nel documentario ‘The First Monday of May’, dedicato proprio al MET Gala e al dietro le quinte dell’evento, “la moda è arte applicata“. Un abito può smuovere, creare dibattito, lo stile può avere mille riferimenti socio-culturali, può far pensare, un outfit è espressione di creatività: e se non è arte questa, forse occorrerebbe tornare indietro e chiedersi cosa significa ‘fare arte’.
 

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