Pubblicato il

Birdwatching, passione che avvicina alla natura

L’osservazione degli uccelli nei loro habitat naturali va di pari passo con la scoperta di un turismo sostenibile

osservazione uccelli in natura
iStock
Il birdwatching, ossia l’osservazione degli uccelli in natura, è un’attività che va sempre più diffondendosi anche nel nostro Paese. Nasce dalle culture anglosassoni, ed è conosciuta anche in Italia con il termine americano  birding. 
 
 
Ma perché interessarsi così tanto ai “pennuti” e al loro modo di vivere? Gli uccelli hanno caratteristiche particolari: al mondo ne esistono circa 10.000 specie. La regione in cui si trova l’Europa, denominata Paleartico occidentale e che comprende oltre all’Europa, il Nord Africa e il Medioriente, ospita circa 800 specie. Di queste, 450 frequentano il nostro Paese come quelle nidificanti o svernanti o migratori e circa 250 fanno parte di quella che viene detta la “checklist”, cioè la lista degli uccelli che nidificano e si riproducono  nel nostro Paese.

 
Altro aspetto molto importante è che gli uccelli sono colorati: è una caratteristica che affascina
moltissimo e che insieme alla loro capacità di volare (fenomeno che da sempre ha attirato l’uomo), ha fatto sì che questi animali abbiano favorito in tutto il mondo un’attività ludico/ricreativa da cui possono derivare però importanti studi e ricerche. Le informazioni raccolte consentono in molti casi di contribuire a pubblicazioni scientifiche, sui bollettini o sui periodici dedicati al mondo ornitologico e che diventano a loro volta anche una fonte di conoscenza importante per chi ama la natura. Dall‘osservazione di questi animali in natura è possibile trarre moltissime informazioni sullo stato degli ambienti e delle singole specie. Inoltre il birdwatching è una passione che riguarda grandi e piccini, curiosi e stimolati alla capacità di apprendere quanto il mondo degli alati possa incidere sul sistema naturale.

 
Il 6% della popolazione inglese ama il birdwatching, una passione che diventa vera e propria industria, motore di turismo, se è vero che non c’è bed&breakfast, albergo piccolo e grande, soprattutto nelle campagne, che non sia dotato di un angolo dedicato a questa pratica, di una bacheca con appuntamenti e indicazioni per osservare anatre, oche, merli acquaioli, pulcinella di mare.

 
Il nostro Paese non è da meno in quanto a bellezze da osservare e luoghi privilegiati in cui praticare il birdwatching.Pensiamo soltanto ai luoghi di migrazione come lo Stretto di Messina, o al Delta del Po, o a zone umide più piccole ma non certo meno affascinanti come la bellissima Riserva Lipu di Torrile, a due passi da Parma.
 
Il birdwatching, inoltre, è un’attività che non richiede necessariamente grandi spostamenti; si può praticare ovunque: nei luoghi più leggendari del mondo o guardando fuori dalla finestra, dal giardino di casa o passeggiando in un parco. Il fattore che determina il successo crescente di questa pratica è la scoperta di innumerevoli tipologie di uccelli e le diverse modalità in cui vivono e si riproducono. Come dire: i piccioni hanno caratteristiche ben lontane da quelle dei canarini, così come le aquile non si comporterebbero mai da merli!