Pubblicato il

Amore, il bello della spontaneità

Essere impulsivi nelle relazioni non è un difetto, ma una garanzia di affetto. Gli studi

Coppia felice
iStock
“Sono troppo impulsivo e non riesco a controllarmi”. Quello che spesso potrebbe sembrare un difetto caratteriale non sempre è da considerare un limite all’interno di una relazione. Essere portati alla spontaneità infatti, potrebbe dipendere dal fatto che non si ha tempo a sufficienza per bloccare le proprie azioni e i propri stati d’animo; almeno secondo quanto dimostra uno studio sul libero arbitrio
 
Emilie Caspar e Axel Cleeremans della Free University di Bruxelles, in Belgio, si hanno sottoposto 72 volontari prima a un questionario caratteriale e poi a un esperimento durante il quale sarebbero state registrate le risposte del cervello dei soggetti. I più impulsivi hanno rivelato una “finestra di veto” più corta rispetto ai compagni. Se la lettura del segnale cerebrale è corretta, potrebbe significare che i tipi impulsivi hanno meno tempo per inibire o controllare le proprie azioni.
 
Ciò non significa necessariamente che le persone impulsive abbiano una volontà più debole. La definizione più largamente accettata di libero arbitrio, basata sull’esercizio del raziocinio, non sembra infatti riflettere a pieno quanto sappiamo oggi sulla mente. Secondo questa visione delle cose, l’atto impulsivo potrebbe essere il momento in cui ci esprimiamo al meglio e con la massima libertà, perché lasciamo che quanto abbiamo appreso emotivamente attraverso l’esperienza venga fuori, senza censure.

 
È questo che va a vantaggio dell’amore. E anche di tutti i rapporti basati sull’affetto. Essere impulsivi, spontanei – anche a discapito di conseguenze negative – rende non solo “umani”, ma anche piacevoli. Dimostra in qualche modo l’interesse e la partecipazione per la vita del partner, per il suo benessere, e regala la sensazione di avere a che fare con persone che non hanno nulla da nascondere e che si mostrano per come sono realmente.