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Kisspetina, l’ormone capace di accendere il desiderio

L’azione esercitata dall’ormone del bacio sull’ipotalamo favorisce l’intraprendenza e riduce l’ansia

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Premessa doverosa: l’indagine è stata condotta sui topi. Ma, in questo studio, il nome del protagonista la dice lunga e non permette di non curiosare o di affrontare l’argomento con indifferenza. Si tratta, infatti, della kisspetina . E’ questo l’ormone preso in esame ed è un tutto dire. Addirittura gli è stato attribuito lo status di “ormone del bacio”. Vediamo perché.

Questo perché alcuni studi lo ritengono all’altezza di attivare circuiti neuronali, in stretto collegamento all’eccitazione sessuale. La sua azione esercitata sull’ipotalamo stimola la produzione degli ormoni che propendono alla riproduzione sessuale. E non solo. Riduce l’ansia e favorisce l’intraprendenza. Ed è capace di “accendere” il desiderio sessuale.

Lo studio è stato pubblicato su di una fonte attendibile. Si tratta del Nature Communications. Ed è stato condotto da un gruppo di ricerca internazionale. I coordinatori sono Julie Bakker dell’Università di Liegi e Ulrich Boehm della Saarland University School of Medicine di Homburg. Grazie ai risultati ottenuti si aprono, in teoria, prospettive future nei confronti dello sviluppo di trattamenti di quelle donne che denunciano un disturbo da desiderio ipoattivo.

Kisspetina, cosa è e come funziona: lo studio sui roditori

La terapia attualmente in vigore prevede cicli di testosterone da cui, si sa, derivano effetti collaterali. La professoressa Julie Bakker si esprime così: “Attualmente non sono disponibili trattamenti validi per le donne che soffrono di un basso desiderio sessuale. La scoperta che la kisspeptina controlla sia l’attrazione sia il desiderio sessuale, apre nuove eccitanti possibilità per lo sviluppo di trattamenti per il basso desiderio sessuale”.

I ricercatori per lo svolgimento di tale studio sulla kisspetina hanno preso in esame il cervello di alcuni topi di sesso femminile. Hanno così scoperto che la kisspeptina è capace di stimolare l’attrazione per il sesso opposto. E tutta la stessa sessualità. In particolare, poi, hanno constatato che sono i feromoni emessi dai maschi ad attivarla.

Questa, dal canto suo, manda un segnale ai neuroni che rilasciano gli ormoni ipofisari, cioè le gonadotropine, per poter stimolare le gonadi. A tal punto si innesca l’attrazione verso i membri dell’altro sesso. La kisspeptina, infine, trasmette, in contemporanea, questo segnale. E raggiunge le cellule che producono ossido nitrico, associato all’adozione dei comportamenti sessuali.

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