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Sesso ad alta quota, esibizionismo o bisogno ormonale?

Quello che sta alla base di volerlo fare “strano” non è voyeurismo, bensì un risveglio ormonale forse causato dall’alcol…

esibizionismo
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Una moda, scandalosa, che non sembra voler diminuire. Aumentano, infatti, le coppie che si vantano di aver scambiato effusioni hot ad alta quota. Basti pensare agli ultimi casi finiti sulla cronaca internazionale. A novembre, due passeggeri del Delta sono stati arrestati dopo aver praticato  sesso orale. Anche se sotto una coperta. Mentre lo scorso marzo gli assistenti di volo del Virgin Atlantic hanno scoperto un rapporto che si consumava nel bagno. E’ una questione di esibizionismo o di altro?

Sesso ad alta quota: è mero esibizionismo?

Ebbene, in un recente sondaggio condotto su 11.000 persone, il 5% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto sesso su un aereo. Mentre un ulteriore 78% ha detto di volerlo fare. Apparentemente il desiderio di fare sesso in un contesto pubblico è relativamente comune. Secondo uno studio del 2015 pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, l’82% degli uomini e delle donne fantasticano sulla possibilità di “farlo strano”. In un posto insolito, insomma. Come al lavoro o in un bagno pubblico.

Questo però non significa che stiamo diventando tutti esibizionisti. Bensì che ci sia l’interesse di amarsi in luoghi “pubblici”, ma in realtà semi-privati. E quindi senza l’effetto voyeuristico. Quindi, in parole povere, senza il rischio di avere guardoni nei paraggi. Uno specialista, a riguardo, commenta: “La risposta all’eccitazione associata al pericolo può anche aumentare l’intensità dell’esperienza sessuale”. Tale paura innesca, infatti, gli ormoni dell’adrenalina e della norepinefrina. Offrendo una maggiore foga fisica.

Per quanto riguarda le storie dei passeggeri che decidono di “appartarsi”, ad accendere gli spiriti potrebbe essere stato proprio l’alcol. Con qualche cocktail di troppo consumato durante il volo. Quindi, anche se il loro comportamento può essere considerato inappropriato, ma anche irrispettoso e illegale, non sottostanno altri disturbi quali l’esibizionismo.

Ma è davvero una scelta valida? Basti pensare che tutto quello che circonda gli ambienti del bagno possono essere sporchi. Anzi, senza condizionale, lo sono. E la quantità di tracce di materia fecale e di urine può causare intossicazione da E. coli e salmonella. O un’infezione del tratto urinario. Ma è alta anche la possibilità, qualora non si usi il preservativo, di essere coinvolti in malattie sessualmente trasmissibili. Quindi, in parole povere, vale davvero la pena?

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