Pubblicato il

Le notti di Tokyo

Tokyo high-tech dalle mille strade ammucchiate e Tokyo tradizionale dai ritmi lenti. Scenari fantascientifici inglobano la visuale notturna della Blade Runner Square, mentre le “bambine cattive” di Shibuya indossano kimono e piercing con disinvoltura.

Tokyo

Descrivere Tokyo di notte è come parlare di un’altra città, distante anni luce da quella diurna in grande stile imperiale. La prospettiva dello sguardo cambia radicalmente, e la grandiosità architettonica della Tokyo illuminata dal Sole diventa il grande miracolo high tech dei quartieri-villaggi by night. E’ adesso – quando il neon sostituisce la luce solare – che tutta l’“alienità” di cui i giapponesi sono capaci, viene fuori in molteplici varianti. Denominatore comune: l’eccesso.

Tendenzialmente inclini all’estremiso, i tokyoti non badano a spese in fatto di stile, non solo quello estetico dei corpi ma anche quello anarchico dell’architettura metropolitana. Gli scenari della Tokyo notturna sembrano partoriti dalla mente un po’ visionaria di uno scrittore di fantascienza. A percorrerli puoi credere di trovarti di volta in volta dentro un videogioco di ultima generazione, dentro un manga, oppure sul set di un film di fantascienza. In quest’ultimo caso l’impressione è più che reale: basta recarsi in Blade Runner Square, a Shibuya. Ci si aspetta di vedere comparire gli androidi di Riddley Scott da un momento all’altro.

Shibuya è il quartiere più trendy del Sol Levante, il tempio della cultura giovanile. Noto anche come Greenwich Village giapponese, è un concentrato a forte densità di centri commerciali, grattacieli, negozi fashion, ristoranti, pub, cinema, teatri e locali con musica dal vivo; per non parlare dei maxischermi che sparano J-pop video a tutto volume. In questo deposito mondiale della musica si trovano i vinili (e non solo) più rari e si può, anzi si deve, sfoggiare tutto il proprio trendy style. Rigorosamente di tendenza.

E’ qui, negli innumerevoli beauty salon, che le ragazze tradiscono clamorosamente il concetto tradizionale nipponico di bellezza, trasformandosi in sexy girl di stile occidentale: pelle abbronzatissima, lunghi capelli biondi, trucco abbondante, minigonne e zeppe da trampolieri ai piedi. Sono le “bambine cattive” di Tokyo e dei fumetti manga; un po’ streghe, un po’ collegiali, un po’ Hello Kitty (l’ultima ossessione dei giapponesi, la gattina onnipresente che sforna gadget di ogni tipo.)

Per le strade di Shibuya e Harajuko, Shinjuku e Roppongi – ovvero i più caldi focolai di mode stravaganti – non si cammina ma si sfila, e la notte non dorme mai. Giovani e meno giovani amano trasgredire nello stile e nella vita, godendosi le notti di Shibuya con divertimenti più o meno leciti. Un nome per tutti: Dogenzaka, il distretto edonistico dove si trovano i migliori night clubs, sex clubs e love hotels di Tokyo. Molto frequentato dai giovani il Maruhachi, dining bar con menù giapponese, aperto dal pomeriggio sino alle 5 del mattino (2-10-12 Dogenzaka, 1 F).

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie Notizie, ViaggiTag