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Singapore, spaccato d’Asia

Meta ideale di chi ama la natura, la cultura, il divertimento, la tranquillità o la vita notturna, Singapore ha la magistrale capacità di combinare modernità occidentale e antiche tradizioni orientali e coloniali. Tutto questo la rende uno spaccato d’Asia molto accessibile.

Singapore
courtesy of ©Singapore Tourisme Board

La leggenda malese narra di un principe che si imbatté in un leone, ma poiché i leoni in questa zona non sono mai esistiti probabilmente si trattò di una tigre. Il fatto venne considerato di tal buon auspicio da spingerlo a fondare Singapura, ovvero la città del leone, dal sanscrito Singa=leone e Pura=città.

Universalmente nota per essere porto franco, Singapore deve la sua importanza soprattutto all’essere crocevia per coloro che, provenendo dall’Europa, si dirigono in Estremo Oriente o in Australia, essendo infatti situata sull’estremità meridionale della penisola malese. Il suo porto, base per oltre 600 compagnie di navigazione, è il più attivo del mondo. Quello che colpisce subito è la grande possibilità di scelta che offre al visitatore: può essere meta ideale di chi ama la natura, la cultura, il divertimento, la tranquillità o la vita notturna. Ai grattacieli del centro fanno contrapposizione i piccoli villaggi etnici, al caos dei centri commerciali si oppone l’intensità della natura.

Pur essendo una città di cemento, vetro e acciaio, famosa per la sua ingegnosità tecnologica, essa offre anche l’occasione di incontrare in modo agevole qualcosa delle grandi culture asiatiche. Nelle strade affollate di Chinatown, indovini, scrivani e ferventi devoti fanno tuttora parte della quotidianità. A Little India si possono comprare i migliori tessuti per sari, spezie fresche macinate. Nei negozietti di Arab Street si può udire il richiamo del muezzin proveniente dalla vicina Moschea del Sultano, la più grande dell’isola, caratterizzata da una cupola tutta in oro massiccio.

Può essere ancora gustata l’atmosfera coloniale bevendo un gin al fresco dei ventilatori a pale del Raffles Hotel, divenuto un’istituzione, esempio di lusso orientale; cenare all’aria aperta sulle banchine ristrutturate del Singapore River, dove un tempo attraccavano le navi da carico, e visitare i numerosi resti del periodo vittoriano sopravvissuti al frenetico sviluppo della città. È proprio questa combinazione magistralmente orchestrata di modernità occidentale e di antiche tradizioni orientali e coloniali che fa di Singapore uno spaccato d’Asia così accessibile.

Tra gli altri luoghi di interesse vi sono l’Empress Place Building, un imponente edificio vittoriano che ospita un museo, negozi e gallerie d’arte; il Padang, quartiere della città ricco di chiese, alberghi, club, parchi, antiche costruzioni; i Mandai Gardens con tutte le specie di orchidee e i Chinese Garden la cui flora è costituita principalmente da salici, fiori di loto e bambù. Il Jurong Bird Park, il parco degli uccelli, viene considerato uno dei parchi più spettacolari al mondo: il turista passeggia in una voliera gigante immersa nella natura ed è a diretto contatto con più di 100 varietà diverse di pappagalli. Moltissimi sono i musei e vale la pena arrivare anche alle isole vicino a Singapore, ognuna delle quali offre numerose attrattive che non lasciano mai deluso il visitatore.