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Extra lusso ad Alta Roma

Gli abiti gioiello di Riva, i bagliori lunari e le pietre preziose di Ward, la maglia lussuosa di Palatella e la
Jazz Age di Mahfouz.

Tubino nero di Lorenzo Riva

Lusso, lusso, lusso. Questa la parola d’ordine del penultimo giorno di AltaRomAltaModa, la fashion week capitolina che vede sulle proprie passerelle collezioni di artisti nazionali ed internazionali. Un lusso particolare che vede anche la maglia come tessuto adatto a mise di alta moda, un tempo prodotto casual da indossare quotidianamente ora invece, con stilisti quali Cavagna e il suo progetto sperimentale “tricot-couture” e Saverio Palatella, si erge a stoffa extra luxury.

L’innovazione e una strizzata d’occhio al futuro la porta proprio Palatella nella sua collezione, infatti lo stilista al suo debutto romano ha presentato 24 pezzi in punto cachemire realizzati attraverso un brevetto giapponese che permette di stabilire al computer il taglio e la lavorazione dell’abito partoriti, poi, da particolari apparecchiature collegate al pc. In scena, abiti in cachemire avvolti in chiffon, gonne intarsiate di tulle dalla lieve forma a palloncino, cardigan ricchi di pietre e ricami, cappe in visone.

Extra lusso per il libanese Tony Ward che vede la sua donna vestita di abiti dai tagli occidentali, indossa i colori della luna, l’oro del sole, il rosso delle rose più passionali. I tessuti utilizzati sono il taffettà, il pizzo, la seta ricamata, il velluto. La silhouette è allungata, i tailleur minimali ed essenziali, cristalli e pietre spuntano su abiti da gran sera.

Il penultimo giorno di sfilate è stato concluso dal defilé di Lorenzo Riva a Palazzo Valentini, lusso più sofisticato ed estremo che ha visto in scena un abito da e sposa ricamato con diamanti Leo Cut per circa 100 carati, che inevitabilmente ha conquistato il pubblico. La nuova collezione Riva vede la donna vestita di abiti gioiello fatti di oro puro e argento anche nei cappotti, oppure con la giacca King Kong ornata di piume di cigno. Sembra che questi incredibili abiti saranno venduti a prezzi non esorbitanti.

Ad aprire le sfilate dell’ultimo giorno di AltaRomAltaModa, il libanese Abed Mahfouz a rappresentare il trait-d’union tra l’Italia e i paesi mediorientali. Una collezione ispirata agli anni Trenta, alle atmosfere tipiche del Jazz Age e dedicate ad una donna audace e di classe. I tessuti sono preziosi come la mussola, il taffettà, la seta, non mancano pizzi e merletti resi preziosi da cristalli Swarovski e fili metallici. Il colore sabbia si sposa con l’argento e l’oro antico.

In giornata sono attesi Ella Zahlan, l’Accademia Koefia, l’Accademia di Belle arti Lorenzo da Viterbo, l’Accademia Reale Moda e Costume e Renato Balestra