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Chiome oltre la moda

Incontriamo Sergio Valente, il coiffeur di fiducia dei più grandi stilisti italiani, consulente di tantissimi attori e personaggi dello spettacolo sul loro look.

Sergio Valente
Courtesy of © Sergio Valente

Nella città eterna, in uno storico palazzo di via dei Condotti, al n.11 cè un coiffeur che non teme il passaggio del tempo e delle mode. Come lideale eterno della bellezza, della semplicità e delleleganza, Sergio Valente continua imperturbabile il suo lavoro, senza condizionamenti.
La circostanza dessere stato premiato con lOscar dellarte e della moda, di aver pubblicato più di un libro sulla bellezza dei capelli, di essere il coiffeur di fiducia dei più grandi stilisti italiani e di consigliare numerosi attori e personaggi dello spettacolo sul loro look sono per Sergio Valente una semplici, seppur piacevoli, accadimenti.
Lo incontriamo nel suo elegante atelier a Roma.
Come e quando ha iniziato questo lavoro?
Iniziai casualmente negli anni Sessanta. Lessi uninserzione sul giornale nella quale Filippo, il più noto coiffeur della capitale, cercava personale che conoscesse la lingua inglese. Era estate e non avevo intenzione di partire anche quellanno con mia mamma, così pensai di rimanere in città e di rispondere allinserzione. Anche se non pensavo assolutamente al lavoro di parrucchiere nellarco di tre giorni capii istintivamente che quella era la mia passione, la mia professione.
Cosa l’ha colpita in particolar modo?
Il contatto con le persone: da Filippo passava tutto il jet-set internazionale e allepoca il divismo si viveva in maniera più eclatante. Avevo lopportunità di conoscere molte persone diverse ed esplicare me stesso attraverso la conoscenza degli altri. Percepire la personalità della donna e farla emergere anche attraverso una pettinatura adatta è sempre stato una grandissima soddisfazione.
Quando i primi successi?
Nel 66 esordii con una copertina di Vogue Italia firmata da Helmut Newton. Poi Silvia Coscina in quegli anni non girava film se non la pettinavo io e da lì linizio.
Considerato che conosce benissimo il mondo femminile cosa non bisogna mai dire o fare ad una donna?
Non bisogna mai violare la sua volontà, né prevaricare le sue intenzioni per indurla ad una idea di donna che non le appartiene. Il risultato sarebbe pessimo.
Cosa la distingue dagli altri coiffeur e cosa vuole che la distingua dagli altri?
Forse una capacità di intuire linterlocutrice e di cercare, assieme a lei di giungere ad un compromesso tra un mio consiglio e la sua volontà. È un lavoro lento ma importante perché ogni donna si deve sentire a proprio agio con la pettinatura che porta come se avesse trovato finalmente un vestito che le calza a pennello. Solo così esprimerà se stessa.