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Lady gotiche e dive hollywoodiane

Burani vira verso uno stile più sobrio, androgina e dominatrice la donna Marani, rocchettara e di lusso
quella Gucci, i fiori di Cavalli e la forma a uovo di Krizia. Richiami anni Ottanta per Iceberg, atmosfera da
fiaba gotica per Trussardi.

Mariella Burani

Stili che s’intrecciano, trend che cozzano, c’è chi la donna la vede come una diva hollywoodiana, chi come la principessa di una fiaba, e chi come una regina dark che si fa spazio con borchie e frange verso una femminilità mascolina. La quinta giornata del calendario milanese ha visto tendenze diverse, ma una cosa è certa: tanto nero ma anche colori, esplosivi e allegri, come le donne del futuro.
Mariella Burani (foto) abbandona la sua idea di donna gipsy e vira verso uno stile più sobrio, senza ruches e volant, fatto di cappotti stretti, gonne svasate, giacche copriabito, pantaloni affusolati. Le sue donne sembrano uscite da un film di Tim Burton con la tuba in testa e gli occhi in evidenza dall’ombretto scuro. Sotto gli abitini neri spuntano inserti in tessuto colorato o sottovesti bianche, irrinunciabile la seduzione delle parigine e bouquet di fiori a decorare le giacche.
Androgina, dominatrice e misteriosa, una vera maschietta la donna di Angelo Marani che indossa pantaloni da gangster con cravattine e gilet. Borchie, pietre nere e luccicanti decorano cappellini in vernice colorata e bomber da motociclista. La silhouette è strizzata, alcuni abiti giocano con la trasparenza, le cinture sono maxi.
Rocchettara, ma di lusso, ama anche lei le borchie e uno stile un po’ aggressivo, la donna Gucci è ricca di ricami e ha uno spirito hippy. Abiti con decori russi e ungheresi, montoni con inserti di metallo e pietre, borchie sferiche dorate decorano sandali, cinture e abiti.
Come in una fiaba gotica, si fa spazio la donna Trussardi che ama la pelle, intarsiata e goffrata, le frange, gli abiti a balloon, le giacche strette. Pantaloni a zampa, maglioni corti, il montone spunta a decorare gli abiti o i cappotti mantella. Gli stivali hanno il tacco cilindrico e chiusura a gancetti.
Ama la forma a uovo la donna Krizia, per abiti e cappotti, una moda statuaria la sua fatta di volumi extra e gambe al vento con abiti dagli orli inguinali. Le giacche sono maschili, i pantaloni asciugati, quasi leggins, oppure larghissimi. Si rifà alle potenti donne di Moore, Krizia, e alle geometrie cubiste di Jacques Lipchitz.
E’ partito da Liz Taylor per approdare alle donne di oggi, Roberto Cavalli per la sua nuovissima collezione. Al bando la sua donna passata super sexy per proporre invece una femminilità più pacata fatta di gonne ampie stile anni Cinquanta, cappotti con stampe latine, abiti accollati, pudichi, fiori e diademi sul capo.
Libera e lussuosa la donna Iceberg indossa smoking con maniche imbottite di piume d’oca, grandi maglioni intrecciati, abiti con zip o stampati e plissettati in seta. Sport couture di abitini in lana lavorata, piumino in raso e seta con inserti di volpe, maniche a jambon.
Ha affascinato come sempre Antonio Marras che ha portato in scena il remake del dipinto “Il volo degli sposi” di Chagall, facendo vibrare in aria due danzatori acrobati. Una collezione da fiaba dove vincono i broccati, il tulle, le decorazioni grafiche, ma anche giacche rigorose indossate con camicie bianche, come quelle degli ebrei ortodossi.
Per Valentin Yudashkin. Gli abiti richiamano la linearita’ degli Anni Sessanta con l’eleganza strutturata della moda dei primi Anni 90. Silhouette a vita alta, dettagli sartoriali, sprazzi dorati, tessuti pregiati, dal cashmere al boucle’ e al jersey di seta.
Coccinelle ha invece presentato il bauletto in pelle stampata cocco, perfetto per tutte le ore della giornata, mentre Fratelli Rossetti ha lanciato la linea di scarpe Red Carpet. La calzatura, una francesina in satin, perline e castoni di swarovski, è uno dei 4 modelli della nuova linea. Ogni pezzo della collezione porta il nome di un’icona che ha fatto moda sul grande schermo e del grande schermo una moda.

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