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L’estetica secondo Daniela Steiner

Da poco le insegne della sua Spa sono state issate all’Hotel Ritz di Parigi. Storia di un successo cominciato vent’anni fa in Val Badia e ispirato a un ideale di perfezione estetica fondato su purezza e positività.

Daniela Steiner

Una ragazza dallo sguardo limpido e sorridente. A guardarla si direbbe che i suoi trattamenti giovano, eccome. Non c’è biglietto da visita migliore di un volto sereno per dar prova dell’efficacia della cosmesi. E Daniela Steiner ne è consapevole.

Ha costruito un vero e proprio impero legato al benessere e all’estetica ispirandosi alla semplicità e al rigore di uno stile che ama definire “New Mountain Chic”, sintetizzando così la solidità granitica della sua visione d’impresa e l’eleganza pura e cristallina che permane, oltre le mode e le onde del tempo.

Per avere cura di sé e stare bene occorre avere pensieri positivi” afferma Daniela Steiner. “Il mio obiettivo è quello di trasmettere pulizia, positività e piacere attraverso i trattamenti di bellezza e l’ambiente dove sono accolti i miei clienti”.

Daniela siede a un tavolino della hall dell’Hotel Rosa Alpina di San Cassiano. Da qui è partita, vent’anni fa, con un’ispirazione estetica ben chiara che ha applicato alle cure del corpo e al design degli spazi: “purezza prima di tutto, dentro e fuori”. E se occorreva trovare una frase e un nome di calibro mondiale per certificare la sua visione non ha tergiversato e ha chiesto in prestito a Wiston Churchill il motto: “You have to offer your body something good, in order to make your soul feel as in it’s home”.

Dopo gli studi di terapia Kneipp e di altre tecniche per la cura della bellezza apprese presso le scuole di Innsbruck, si reca a New York alla prestigiosa school di “Christine Valmy”. Torna con un bagaglio di conoscenze e di esperienze e a San Cassiano in Val Badia fonda insieme alla sorella Ulrike la sua prima Beauty Spa presso l’hotel del marito, il Rosa Alpina.

Perfezione significa essere basilari” afferma. “I nostri trattamenti sono di base: manicure, pedicure, pulizia del viso, massaggi. A questi se ne aggiungono altri come il bagno di Cleopatra, che possono apparire più fashion, ma comunque sono sempre legati alla tradizione e alla qualità”. Tecnica, professionalità e manualità, al bando macchinari ed equipment elettrico. E per il personale una regola d’oro: attenersi al metodo Steiner e presentarsi “acqua e sapone” per trasmettere limpidezza e pulizia. La bellezza infondo è un equilibrio cosmico eterno, e la cosmetica è solo uno strumento.

Da San Cassiano parte l’avventura che porterà dalle Alpi alle Piramidi e che arriva fino alla conquista della prestigiosa Place Vendôme. Lo scorso anno infatti Daniela Steiner abbatte le porte del tempio dell’hotellerie parigina e issa con orgoglio la propria bandiera nei corridoi del wellness del Ritz Hotel. Tuttavia è in questa valle italiana poco distante dal confine con l’Austria, ai piedi delle montagne che si tingono di rosa al tramonto, che risiede il porto sicuro di ogni traguardo raggiunto.

Daniela Steiner il mondo lo ha conquistato un poco alla volta. Prima St. Moritz, dove nel 2000 ha inaugurato la Spa del Badrutt’s Palace Hotel, poi l’Egitto con le Spa del Four Season Resort di Sharm El Sheikh, del Cairo e di Alessandria.

Le sue insegne brillano oggi anche a Montecarlo dove ha aperto la prima Spa indipendente nel centro cittadino del principato, a Zermatt presso il Mont Cervin Palace e a Marzara del Vallo presso il Kempinski Hotel. Presto Milano avrà la prima Maison Daniela Steiner con una gamma di oltre 100 prodotti cosmetici realizzati per la clientela affezionata e costituiti da una combinazione di componenti esclusivamente vegetali, tra cui anche la linea profumata per il corpo White Gold.

Mi piace l’idea di unire il genio organizzativo statunitense applicato alle grandi catene della distribuzione all’eccellenza artigianale italiana. Mi piacerebbe fondere l’alta sartorialità creativa di Valentino e la perfezione artigianale di Enzo Ferrari all’organizzazione distributiva di McDonald”. Il traguardo di fondo è ambizioso: entrare a far parte dell’Olimpo del mito Chanel. Se quell’Olimpo ha le sembianze di Place Vendôme, in qualche modo può dirsi arrivata.