Pubblicato il

Far Cry, quando la cucina rende omaggio ai videogame

Fra Cry
Rohd Studio

L’unione fa la forza. Forchette e joypad sono oggetti che apparentemente non hanno nulla in comune, ma c’è chi ha avuto l’intuizione di fondere i rispettivi universi: console e cucina. Lorenzo Cogo, 30enne chef stellato, è stato recentemente nominato il “Miglior chef innovativo“. Titolo assegnatogli agli Chef Awards, gli Oscar della cucina. La sua è istintiva: un mix continuo di contaminazioni e sperimentazioni. Strizzando sempre l’occhio alla tradizione. Insieme a tutto questo, c’è un videogioco: Far Cry.

Un biglietto per il Montana

Far Cry è uno sparatutto in soggettiva, sviluppato da Crytek e pubblicato da Ubisoft nel 2004. L’ultimo capitolo uscito è il quinto ed è ambientato nel Montana. Per la prima volta, il gioco offre agli appassionato la totale libertà di esplorare un vasto scenario apparentemente tranquillo (ma in realtà tormentato). Si vestono i panni del nuovo vice-sceriffo di Hope County.

Così, Lorenzo Cogo ha preso un aereo ed è volato negli Stati Uniti, alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il quinto episodio di Far Cry. Lui è talmente fan della saga che ha deciso a sua volta di abbracciare l’universo videoludico per mischiarlo a quello culinario. Da questa esperienza sono nati tre nuovi piatti e un docufilm, che racconta il viaggio e la genesi delle pietanze.

Le nuove ricette ispirate a Far Cry

Tra appassionanti battute di caccia e pesca, escursioni di ogni tipo e gustose scoperte culinarie, è stato un tour che ha attraversato quasi tutto lo stato americano. In linea con i temi trattati nel videogame, il primo piatto si intitola Comunione. È una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary. Un evidente richiamo alla setta di fanatici attorno a cui si snoda la storia del gioco.

Far Cry

Nella seconda ricetta, il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana, incontra un pacchero gratinato. È ripreso il concetto di contaminazione, tipico della cucina istintiva di Cogo.

Far Cry

Il protagonista del terzo piatto è un altro animale tipico, la trota iridea. È condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore.

Far Cry

Per lo chef è stato un viaggio memorabile, racchiuso tutto nel suo docufilm. «È stato un itinerario a dir poco straordinario – spiega -. Abbiamo visitato delle località affascinanti e ricche di storia, con una cultura gastronomica che mi ha di certo arricchito. E, soprattutto, ha soddisfatto appieno la mia insaziabile curiosità. La gente del posto è stata accogliente e pronta a svelarmi tutti i segreti della loro cucina. Abbiamo persino pescato e cacciato per poi cucinare e gustarci il frutto del nostro lavoro insieme. Dopo giornate veramente faticose, ma estremamente gratificanti».

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie Food, Tempo liberoTag