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Metti una cena in osteria

Taverne, osterie e rifugi da buongustai dal sapore un po’ rustico sono il nuovo trend dei viaggi enogastronomici. La riscoperta dei sapori genuini passa per la riscoperta degli ambienti più tipici dove l’atmosfera è garantita. “Alta Langa in tavola” accoglie ormai da tempo questa tendenza …

Locanda del Camino

Amanti delle tradizioni culinarie e del sapore rustico di un tempo, unitevi in quel dell’Alta Langa. In queste terre piemontesi dove stanno per esplodere i sapori autunnali più veraci  a base di tartufi e bagni di vino, si rinnova l’appuntamento del gusto per antonomasia con la kermesse “Alta Langa in tavola”. Protagoniste, le osterie più tipiche del territorio, insieme alle ricette più tradizionali che verranno servite senza fronzoli ma con tutti i crismi del “fatto in casa”.

Ad inaugurare i quattro appuntamenti settembrini (dal 5 al 28 settembre), sono i formaggi e le erbe aromatiche che andranno ad ispirare i menu dei ristoranti che il 5 settembre ospiteranno i buongustai proponendo loro menu a tema speciali. Tante location per tutti gli appuntamenti del mese, e diverse osterie e trattorie tipiche per ciascun weekend. Conviene tenersi aggiornati sugli appuntamenti e sugli indirizzi sul sito ufficiale del Turismo in Langa (http://www.turismoinlanga.it/), o su quello della Com.unità Montana Alta Langa (http://altalanga.cn.it/)

Tra gli ospiti dei primi appuntamenti con i sapori delle Langhe, compaiono la Locanda del Camino di Bossolasco (tel. 0173/799033), l’agriturismo Pianbosco (tel. 0173/797155) di Belvedere Langhe, la Locanda degli sfizi (tel. 0173/855506) di Cravanzana e la trattoria La coccinella (tel. 0173/748220) di Serravalle Langhe: la sfida per i cuochi sarà quella di inventare o rivisitare i piatti a base di prodotti rigorosamente locali.

Un’occhiata ai menu è un invito spontaneo a prenotarsi un posto d’onore in questi santuari del gusto di una volta. La Locanda del Camino (nella foto) (http://www.locandadelcamino.it/), ad esempio, propone per il 5 settembre la battuta di vitello piemontese con scaglie di Castelmagno e semi di finocchio selvatico, il tortino di erbe aromatiche con fonduta al Murazzano, lo Sformato di toma “Abate” con miele d’acacia, il Risotto al Raschera con crema al mosto d’uva, Plin di “seirass” di Bossolasco al timo limone insieme a una selezione di formaggi d’Alta Langa con cugnà.

Gli altri appuntamenti vedranno protagonisti la carne bovina di razza piemontese e la patata di Mombarcaro, la nocciola tonda gentile di Langa e i bianchi del basso Piemonte, per chiudere in bellezza con i funghi e la selvaggina dell’Alta Langa, quando già si approssima la stagione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Alba (http://www.fieradeltartufo.org), la “capitale” delle Langhe che rinnova quest’anno il prestigioso appuntamento per celebrare il suo celeberrimo “oro bianco” dal 4 ottobre al 9 novembre.