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Sulle ali della Farfalla dei Caraibi

Viaggio nella bellezza esotica di Guadalupa tra spiagge bianche, isole incontaminate, tesori emersi e sommersi.

Guadalupa farfalla

Grazie alla sua conformazione è stata ribattezzata la Farfalla dei Caraibi, e della farfalla la Guadalupa ha sicuramente la bellezza, il fascino, i colori e la leggerezza. Una superficie di circa 1400 km quadrati per una popolazione di circa 400.000 abitanti. Da un punto di vista geografico siamo nei Caraibi orientali ma da un punto di vista giuridico amministrativo siamo in Francia, perché Guadalupa, è un dipartimento francese d’oltremare. La moneta è l’euro, per entrare, se si appartiene a uno dei paesi dell’Unione Europea, basta la carta d’identità e la lingua ufficiale è il francese, anche se è il “creolo” a farla da padrone, nella lingua e nei sapori.

Dicevamo che sembra una farfalla per le due parti che la compongono. A destra, verso l’Atlantico c’è Grande Terre, o anche la piccola Bretagna delle Antille, la zona più turistica e dove si concentrano le principali strutture alberghiere. Grande Terre è piatta e calcarea, dedita all’agricoltura, in particolare della canna da zucchero con la quale si produce un ottimo Rum.

La costa invece è molto varia: le spiagge a nord-ovest sono meno turistiche e più selvagge, quelle ad est sono battute dagli alisei e preferite dai surfisti; quelle a sud, invece, sono le più frequentate, un susseguirsi di spiagge bianche protette dalla barriera corallina, lagune di mare turchese, una più bella dell’altra, Bois Jolan, Anse à l’Eau, Petit Havre, solo per citarne alcune.

Le spiagge, a parte quelle degli hotel, non sono attrezzate, motivo per cui mantengono intatto tutto il loro fascino; quando il sole è troppo forte ci si ripara all’ombra degli alberi (ma attenzione sia alla caduta cocchi! sia ai manzanigli, pianta esotica velenosa che viene usualmente contrassegnata da un segno rosso, mai ripararsi sotto di loro in caso di pioggia!). Per uno spuntino, invece, quasi tutte le spiagge hanno nelle vicinanze un bar o un ristorante dove potersi rifocillare.

Se le località di Gosier e Saint Anne sono più turistiche, Saint François, Saint Fran come lo chiamano i suoi abitanti, ha saputo meglio conservare l’atmosfera del porticciolo di pescatori che era un tempo. Qui troverete ottimi ristoranti come Le Mareyeur (tel. 0590.884424): cucina creola e musica jazz (tutti i giovedì sera dalle 19:30 ).

Per dormire non c’è che l’imbarazzo della scelta; in ottima posizione tra Sainte Anne e Saint François c’è Pierre et Vacances, albergo-residence della nota catena francese. Spiagge private, piscine, baby club e tutto quello che può servire ad una vacanza per famiglie. Se invece siete in coppia potreste optare per un hotel più intimo come, Le Diwali, soltanto 8 camere in stile coloniale disposte sui due livelli di una grande villa dai toni ocra con vista su Marie Galante.