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Instancabile Leonard Cohen

Dopo un anno dal memorabile concerto all’Olympia di Parigi, Leonard Cohen, ritorna nella capitale francese, questa volta in una location più imponente.

Leonard Cohen
LaPresse

Martedi 7 luglio, il Palais Omnisport di Bercy ospiterà il concerto del cantautore canadese che ha rapito i cuori di ormai due generazioni. Sono passati infatti più di quarant’anni dal suo primo capolavoro, l’indimenticabile “Souzanne”, interpretata nel lontano 1966, ancora oggi patrimonio musicale condiviso. Quarant’anni di intensa attività artistica, in cui Leonard Cohen ha scritto pagine importanti della musica contemporanea: "Sisters of Mercy”, “Hallelujah”, la struggente “Famous Blue Raincoat”, solo per citarne alcune.

Autore di testi toccanti e arrangiatore geniale, Cohen si caratterizza però soprattutto come autentico scrittore: fin dai tempi dell’università a Montreal, si dedica alla poesia; la sua prima raccolta vede la luce nel 1956. Nella prima decade degli Sessanta si trasferisce a Hydra, isoletta della Grecia nonché famoso rifugio di artisti d’ogni genere, continua quindi a pubblicare altre preziose raccolte di poesie e due romanzi, “Il gioco preferito” (1963) e “Beautiful Losers” (1966). Nel primo si denota l’importanza data alla parola e nello stesso tempo la difficoltà sovente di comprenderla: "Vorrei dire tutto ciò che c’è da dire in una sola parola. Odio quanto possa succedere tra l’inizio e la fine di una frase".

In questi anni Choen ha rivoluzionato la figura del cantautore, avvicinandola a quella del poeta, acquisendo un posto di diritto tra i più ispirati interpreti del rock americano come Bob Dylan e Lou Reed. Non é  un caso che negli anni Settanta il nostro Fabrizio de Andrè ne abbia tradotto e reinterpretato alcuni celebri testi, tra cui ovviamente "il famoso impermeabile blu", curata insieme a Sergio Bardotti e interpretata da Ornella Vanoni.

Nel 2008, dopo ben quindici anni di assenza dai palcoscenici, Cohen ritorna alla ribalta con un’emozionante concerto/tributo che conferma nuovamente, se ce ne fosse stato bisogno, la sua immagine di artista geniale e carismatico: la Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland in l’Ohio, vero e proprio Phanteon e istituzione museale del Rock, gli offre l’occasione di ritornare tra il suo pubblico. Nello stesso anno Cohen inizia un importante tour mondiale, che lo porterà alla registrazione del suo ultimo cd/dvd dal titolo “Live in London”, in riferimento allo spettacolare concerto tenuto nella capitale britannica. E da Londra prende lo slancio: instancabile, all’età di 75 anni, Cohen annuncia in aprile le trenta date del colossale tour europeo 2009. L’appuntamento a Parigi é per martedi prossimo; in Italia bisognerà invece aspettare fino al 3 agosto, con un’unica data in programma, nella suggestiva cornice di piazza San Marco a Venezia.