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Il profumo dei fiori

Cecília, la protagonista di “Via delle Camelie”, racconta in un lungo monologo interiore la sua dolorosa esistenza, tra fughe senza meta e amori sbagliati, alla ricerca di un’origine che le è stata negata.

Via delle camelie - copertina

“Mi lasciarono in via delle Camelie, vicino al cancello di un giardino, e il vigilante mi trovò la mattina dopo”. Così comincia questo splendido romanzo della scrittrice catalana Mercè Rodoreda. Un lungo monologo interiore in cui Cecília, la bimba abbandonata in un fagottino davanti al giardino di una casa a Barcellona, racconta la sua vita da trovatella nella casa di via delle Camelie, accudita da una coppia amorevole non più giovanissima che l’accoglie e la ama come se fosse una figlia.

Ma Cecília ha dentro una smania, un vuoto indicibile che tenta in tutti i modi di colmare: prima sono le piccole stranezze di una bimba un po’ bizzarra, che ha paura che quando morirà le seppelliscano la testa e che si ostina a voler tenere addosso un vestitino da suora che un vicino le aveva cucito per Carnevale. Poi sono le fughe, piccole fughe che si ripetono sempre più frequenti, senza una vera meta.
Adolescente, saranno le braccia degli uomini a rappresentare per lei una parvenza di porto sicuro in cui avere l’illusione di poter trovare pace e, finalmente, un posto nel mondo. Uomini diversi, di cui Cecília si innamora a volte, che altre volte la maltrattano, relegandola sempre a un posto nascosto, al ruolo dell’amante reclusa in appartamenti e villini.

Cecília continua a fuggire tutta la vita, in una spirale di autodistruzione e disperazione, accompagnata sempre dal profumo dei fiori che le fluttuano attorno da quand’è nata, il suo destino indissolubilmente legato a quello di un vecchio cactus apparentemente privo di vita, che pure fiorisce una volta all’anno, la sera in cui, da piccola, fu trovata sulla soglia di via delle Camelie. Con il cuore indurito e la mente offuscata dalle sofferenze, dall’alcol e da fantasmi che non le danno tregua, continuerà a vagare, finché non sarà il profumo di tiglio, venuto da lontanissimo, a riportarla alla sua infanzia e a concederle un po’ di riposo.

Chi ha amato la Colombetta, protagonista dell’altro bellissimo romanzo della Rodoreda, “La piazza del Diamante”, troverà tra le pagine di “Via delle Camelie” una donna completamente diversa, un personaggio a cui è difficile, in prima battuta, voler bene ma che, pagina dopo pagina, riesce a conquistare con l’ingenuità che pure conserva tra le innumerevoli sofferenze, l’affetto del lettore.

Autore: Mercè Rodoreda

Titolo: Via delle Camelie

Editore: La Nuova Frontiera

Pagine: 202

Prezzo: € 15,00