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Perdersi al di là del muro

Un commissario di polizia indaga a Roma sulla sparizione di una donna, nell’estate che precede il crollo del Muro di Berlino

Corteo Femminista
LaPresse

L’estate è alle porte a Roma, quando sulla scrivania del commissario di polizia Franco Devila arriva un rapporto come tanti altri che riguarda la scomparsa di una donna, Antea Z.. Il commissario, incurante degli avvertimenti del suo fido collaboratore Gorretta, secondo cui le sparizioni portano solo guai, fa il suo ingresso nell’appartamento asettico di Antea, e inizia un viaggio nella sua vita che lo porterà lontano, più lontano di quanto avrebbe voluto.

Chi è Antea? Da dove viene? Cosa ha fatto nella sua vita, chi sono i suoi amici, i suoi amori, com’è il suo mondo? Con queste domande Devila inizia le indagini, e scopre che il mondo intimo di Antea ha coinciso per lungo tempo con il mondo di amici e compagni di avventure e lotte, e che tutti questi mondi hanno partecipato al Mondo con la ‘m’ maiuscola, negli anni in cui l’attivismo politico aveva dato l’illusione di poter davvero cambiare le cose. Nel passato di Antea e dei suoi amici ci sono le lotte studentesche, le occupazioni, il ’68 e gli anni ’70, i collettivi femministi, il terrore. E poi ancora la terribile disillusione degli anni ’80, quando tutto quel fermento, tutta quell’attività, il personale che è politico si avvitano su se stessi, fino ad esaurirsi nei mille rivoli di esistenze private, vissute al sicuro di comodi appartamenti ed eleganti ville al mare.

Antea sparisce nell’estate del 1989, in un momento in cui il mondo sembra sul punto di cambiare per sempre. Devila si addentra tra le trame delle esistenze che hanno incrociato la vita della scomparsa, insegue piste che si rivelano, una dopo l’altra, vicoli ciechi, e al tempo stesso ricostruisce i fasti e le sconfitte di una generazione che aveva combattuto e perso. Gli amici di Antea si aggrappano alla sua sparizione in maniera spasmodica, ne danno spiegazioni che al commissario appaiono incongruenti, eccessive, al limite della follia. Sogni, premonizioni, angeli, fobie prendono il posto, nelle indagini, delle solide prove a cui il commissario è abituato e che saprebbe gestire meglio. E alla fine Antea finisce per entrargli sotto pelle, per far parte, inspiegabilmente, anche della sua vita.

Lia Migale affida le vicende intricate del suo thriller a uno sfondo che dalle strade di Roma si allarga fino a comprendere le ansie e le paure di un periodo storico in cui le vecchie ideologie, che avevano plasmato le esistenze e i sogni di Antea e dei suoi amici, sono sul punto di crollare: un abisso di fronte al quale Antea, che degli abissi aveva una fobia violenta, forse ha deciso di non affrontare.

Autore: Lia Migale

Titolo: La donna del diavolo

Editore: Voland

Pagine: 228

Prezzo: € 14,00