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Un weekend sulla luna

La più selvaggia delle Canarie offre paesaggi vulcanici di straordinaria bellezza e opere d’arte integrate con la natura dell’isola.

Lanzarote parco Timanfaya
©Promotur Turismo Canarias

Meta ideale di una fuga autunnale, Lanzarote è la più orientale e selvaggia delle Canarie, l’arcipelago spagnolo situato in pieno Oceano Atlantico, a 100 km dalle coste marocchine. Il suo clima di eterna primavera (attualmente la temperatura è di 25 °C) è il primo, ma non unico, dei punti a suo favore.

A caratterizzarne l’atmosfera sono il sole accecante e un vento molto forte. Il sole si riflette sulle colline quasi prive di vegetazione, dai colori bruciati che vanno dall’ocra, al rossiccio, al cobalto. Le case sono basse, bianche, perfettamente integrate con il territorio. Il vento eccita le onde di un mare irrequieto, meta degli appassionati di surf e kitesurf di tutto il mondo che convergono nella spiaggia di Famara, la più conosciuta a livello internazionale anche per essere stata location dell’ultimo film di Almodovar.

Il paesaggio lunare, tratto distintivo dell’isola, é dovuto alla sua origine vulcanica e ad una storia di eruzioni  violente che ne modificarono profondamente l’aspetto. Nel parco naturale più famoso di Lanzarote, il Timanfaya (nella foto), è possibile camminare tra colate laviche di 300 anni fa, che a causa della mancanza d’acqua permangono quasi intatte: l’unica vegetazione che attecchisce in questo ecosistema affascinante e fragile sono alcuni timidi licheni.

Eppure, l’arrivo in superficie del calore delle profonditá non ha portato soltanto morte e distruzione: le ceneri vulcaniche hanno infatti reso fertilissima un’altra zona dell’isola, quella conosciuta come La Geria, famosa per i suoi vigneti e le bodegas dove assaggiare gli ottimi vini locali. Le gerias sono i muretti di pietra nera che proteggono le viti dal vento e se ne incontrano sulla strada che porta alla capitale, Arrecife

Sulle rocce da cui prende nome (in spagnolo arrecife significa infatti scogliera) sorge il Castello di San Gabriel, fortino risalente alla fine del XVI secolo, nel quale è possibile visitare una mostra permanente sulla storia dell’isola. Giá conosciuta ai fenici e ai romani, sembra che fu chiamata Lanzarote in omaggio al primo europeo a visitarla: il genovese Lancelotto Malocello – primo di una serie di invasori ad innamorarsi di questo paradiso battuto dal vento.

Difeso dall’impegno degli isolani per uno sviluppo sostenibile, attento alla protezione dell’ambiente e della cultura locale, l’intero territorio è dal 1993 Riserva della Biosfera per l’Unesco. Tra gli artefici più attivi di questo riconoscimento, l’artista Cesar Manrique, originario dell’isola. La sua casa-museo nel municipio di Teguise oggi è sede della fondazione che porta il suo nome, ed è un esempio spettacolare di integrazione tra natura e architettura.

La vita notturna, in questo luogo tranquillo, è all’insegna della qualità: non delude mai il club Lagomar di Nazaret: buoni cocktail e una scenografia mozzafiato in quella che si dice fu la casa dell’attore Omar Sharif, che la perse in una sfortunata notte di poker.

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Link utili
Arrecife
www.turismoarrecife.com
Fondazione Cesar Manrique
www.fcmanrique.org
Club Lagomar
www.lag-o-mar
Per maggiori informazioni:
www.turismolanzarote.com