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Cecilia Cassini, la baby stilista delle star

A soli dieci anni Cecilia Cassini, americane di origini italiane, ha conquistato l’attenzione di tutti con i suoi piccoli capolavori

Cecilia Cassini
LaPresse

Dopo Tavi Gevinson, la baby guru della moda che con il suo seguitissimo blog Style Roockie si è conquistata un posto nell’olimpo dei fashion opinionist, il mondo della moda scopre un altro enfant prodige. Cecilia Cassini è infatti la più giovane stilista del mondo: a soli dieci anni ha fatto il grande salto, è stata notata da importanti personaggi del jet set e ha già vestito i bimbi di Denise Richards e di Candace Cameron Bure.

La sua storia d’amore con la moda inizia quattro anni fa: sebbene in un’intervista al quotidiano californiano Daily News abbia dichiarato di adorare la moda dalla nascita, è stata la nonna a incentivare questa passione, regalandole per il suo sesto compleanno una macchina da cucire. Da quel momento la piccola Cecilia, americana di origini italiane, è stata inarrestabile. Ha imparato in poche lezioni a tagliare e cucire abiti e ha sbrigliato la sua fantasia creando una serie di abiti per ragazzini della sua età giocando con tessuti e colori diversi.

Le sue creazioni, dei piccoli “capolavori” come lei stessa ama definirli, pezzi unici. “Non volevo aspettare di diventare adulta come Coco Chanel per iniziare a creare i miei capolavori”, ha dichiarato con una sicurezza da fare invidia. La giovanissima stilista ha già avuto una sfilata tutta sua, lo scorso 14 novembre, alla Tough Cookies Children’s Boutique di Los Angeles, un evento che ha attirato l’attenzione di giornalisti ed esperti di moda, sorpresi dalle creazioni di Cecilia.

Eco fashion designer”, l’ha definita la madre di una sua amichetta in un articolo scritto dopo l’evento: il riferimento è a una delle caratteristiche distintive delle creazioni di Cecilia, il riuso di vecchi vestiti e tessuti che, assemblati in modo insolito e spiazzante, rinascono a nuova vita. “Mi interessa anche salvare il pianeta” – ha dichiarato – “e penso di poter dare una mano riproponendo vecchi tessuti per nuovi capolavori”.

Tra i tanti cori entusiasti, c’è anche chi teme, come sempre con i bambini prodigio, che quest’improvvisa notorietà possa in qualche modo nuocere alla piccola Cecilia, proiettandola in un mondo duro e competitivo come quello della moda. Mary Stephens, che insegna fashion design al Fashion Institute of Design and Merchandising di Los Angeles, si augura che Cecilia possa coltivare la sua passione attraverso un percorso di studi adeguato, perché la passione e la fortuna da sole non bastano. Cecilia per il momento è una studentessa modello alla sua scuola e, dopo aver finito i compiti, si precipita alla sua adorata macchina da cucire. Il tempo dirà se questo baby prodigio diventerà una stilista affermata: le premesse ci sono tutte.