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La domination masculine: film shock di Patric Jean

E’ uscito in questi giorni nelle sale francesi “La domination masculine”, il film shock di Patric Jean. Aspettando che venga tradotto e distribuito anche in Italia, ne consigliamo la visione, possibilmente muniti di un gingillo antistress

Locandina La domination masculine

Un film che è un pugno nello stomaco, soprattutto in quello delle donne: “La domination mascoline” (La dominazione maschile), l’ultimo film del regista belga Patric Jean, è di quelli che lascia il segno. Finita la proiezione, atterrite sulla poltrona del cinema ci domandiamo: si può credere che nel XXI° secolo gli uomini rivendichino un ritorno ai valori ancestrali del patriarcato? Che le giovani donne istruite cerchino un "compagno dominante"? Che cosa pensare degli uomini che subiscono un intervento di allungamento del pene, come fosse "comprare una grossa automobile"?

Se queste tendenze inizialmente possono sembrarci marginali, il film ci dimostra il contrario: alcuni di questi interrogativi ci vengono posti dalle stesse persone intervistate dal regista. Un documentario shock che mostra il lato triviale ed inconfessabile del più indigesto maschilismo.

L’indagine del cineasta si concentra prevalentemente sul territorio del Québec, luogo simbolo della repressione femminile, dove il 6 dicembre del 1989 all’École Polytechnique di Montreal vennero uccise 14 donne. Il massacro fu compiuto da Marc Lépine, un uomo che sosteneva di voler combattere il femminismo. Un gesto che scioccò il mondo intero, spingendo il governo canadese ad adottare delle misure importanti per tutelare le donne e prevenire la violenza maschile.

Prendendo spunto da questo fatto di cronaca, Patric Jean porta avanti un’indagine su più livelli che mira a ricostruire gli aspetti della cultura dominante maschile, attraversando tematiche diverse come la violenza domestica, la divisione dei compiti genitoriali, la prostituzione, la rappresentazione compulsiva del corpo della donna nelle immagini pubblicitarie, fino ad arrivare all’analisi sulla natura di giochi, libri e prodotti per i bambini. Un tour a 360° attorno al tema della "dominazione maschile", approcciato mediante una riflessione più ampia sulle dinamiche che presiedono alla costruzione dell’identità di genere nella società contemporanea.

Come per i precedenti lavori, Jean si avvale dei codici propri del documentario: dopo aver snocciolato il tema del determinismo sociale in "Les enfants di Borinage, lettre à Henri Storck" (1999) e la criminalizzazione della povertà ne "La raison du plus fort" (2003), il regista arriva ora a toccare il tabù sociale del patriarcato.

Attraverso delle sequenze a tratti divertenti, paradossali e drammatiche, questo film ci obbliga a riflettere e a prendere posizione. Il regista stesso dichiara "Voglio che gli spettatori litighino uscendo dalla sala", affermazione che preannuncia un film dalle forti tensioni.

La pellicola sta girando in questi giorni per le sale francesi, da gennaio sarà proiettato in Belgio e a seguire in Canada. Terminato il tour nei paesi francofoni, dobbiamo aspettare che venga distribuito anche nelle sale italiane; nel frattempo vi consigliamo vivamente di vedere il trailer (www.ladominationmasculine.net), possibilmente munite di un gingillo antistress…