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Seduti sul Pop Design

Tra ironia ed autoironia ecco come il design interpreta il comfort, su sedute di plastica. Colorate, ridondanti, bizzarre e persino eco-friendly

Babà Domitalia

Quando si dice Pop e si intende design, il risultato è talmente eccentrico che l’effetto, alla vista, è scombussolante: la creazione pop è talmente autoreferenziale che a volte non si capisce a cosa serva, eppure si ha la sensazione che parli con linguaggio immediato. Come mai? Semplice, perché la cultura Pop in senso lato e il Pop Design in quello stretto è gioco, provocazione, ironia, ma anche manifesto del consumismo, spot di un tempo (dagli anni ’60 ad oggi) in cui l’apparenza invita al consumo impulsivo, immediato, edonistico, a volte illogico. Ecco perché il Pop Design parla con un linguaggio teso all’impatto visivo, ingigantendo, zoomando sui dettagli e con colori forti e netti.
Quando però, di fronte ad una creazione di design il disorientamento è eccessivo, meglio sedercisi sopra: le sedute pop, oltre che belle, sono davvero comode!

Domitalia presenta in anteprima le sue novità per il Salone del Mobile 2010: due poltrone e un pouf “unconventional”, dai mille utilizzi, forte carattere e linee sinuose, in polietilene stampato con tecnologia rotazionale, disegnate da Orlandini e Radice.

BABA’ ha la forma sinuosa di un’anfora antica, ma è così contemporaneo che sia adatta ad ogni ambiente, dal classico con finiture neutre a quello più eccentrico. Alla famiglia BABA’ appartengono anche Junior, del tutto identico ma a misura di bambino e OMNIA, tavolino/contenitore/pouf con cuscino, da abbinare in coordinato o a contrasto.

PHANTOM è invece una poltrona monolitica in cui il classico incontra il giovane. La sua forma si ispira (o fa il verso?) al drappeggio delle poltrone da cerimonia, interpretandola con forte ironia in chiave contemporanea. Perfetta in giardino ma anche in salotto.

Il designer olandese Reinier de Jong, invece, interpreta il concetto pop di “oggetto del desiderio compulsivo” con KEER Chair. Infatti, grazie al design bizzarro ma semplice, al materiale (polietilene ultraleggero) e ad un ingegnoso sistema di magneti, KEER Chair è tre sedute in una, anzi di più: infatti rigirandola su se stessa e in tre posizioni differenti, diventa sgabello, oppure poltroncina e ancora lounge chair. Non bastasse,  KEER Chair può diventare anche panchina potenzialmente infinita, se se ne agganciano più di una con i magneti integrati nella struttura. Nei colori pop rosso, verde brillante e bianco.

Infine, la cultura Pop sarà anche insegna e manifesto del consumismo, ma oggi invoca alla consapevolezza. L’inglese Blue Marmalade lancia sul mercato i b pop chair, seggiola che sembra un origami (dall’arte giapponese di piegare la carta), perché fatto da un unico foglio di plastica riciclata (e riciclabile), modellata su se stessa. Linea leggera ma solidità per un effetto elegante, in total black o allegramente pop, nella versione con bicolore, con interno ed esterno della seduta a contrasto.