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L’oscura bellezza di Betty

La storia di un amore vissuto sul filo del disastro, e di una donna destinata a sconvolgere l’esistenza di chi la ama

Betty Blue, 1986

“Mi è sembrata uno strano fiore con antenne traslucide e un cuore di vinile lilla chiaro e non conoscevo molte ragazze capaci di mettersi una minigonna di quel colore come se niente fosse”. Ecco Betty, appena trasferitasi di punto in bianco a casa di un uomo conosciuto poco tempo prima, con cui fino a quel momento aveva condiviso soltanto notti infuocate. Lui, la voce narrante di questo libro di Philippe Dijan, è già perdutamente innamorato di lei, e sin dalle prime pagine del romanzo si respira un’aria di ineluttabilità che non lascerà il lettore fino all’ultima pagina.

Trentacinquenne, lui, conduce una vita tranquilla, appartata, lontano dalle grandi città piene di gente che – tendenzialmente – odia. E’ il tuttofare in un complesso di villini, lavora poche ore al giorno e le restanti le spende a ciondolare per casa, sigaretta e birra alla mano. Da qualche parte conserva uno scatolone pieno di quaderni che ha riempito durante notti insonni e lunghi pomeriggi di solitudine, senza alcuna pretesa né ambizione.

Quest’esistenza tranquilla e anonima viene letteralmente sconvolta dall’uragano Betty: spunta dal nulla, dal nulla si insinua nei suoi pensieri, occupando spazi sempre più ampi fino a costituire tutto il suo orizzonte. Betty è solare, piena di energia, imprevedibile, intelligente, e soprattutto bellissima, da far perdere la testa. Betty è anche irrequieta, come se avesse dentro un tarlo che la corrode e la spinge a muoversi, a cambiare scenario: ha bisogno di cose nuove, paesaggi nuovi, obiettivi nuovi e quando trova i quaderni si convince – si vuole convincere – di avere davanti a sé il più grande scrittore incompreso della sua generazione. Con una caparbietà irrazionale si mette in testa di far pubblicare il suo amante, ma le cose non vanno bene e, ad ogni rifiuto, Betty precipita in un buco nero che si allarga sempre di più fino ad esplodere.

L’inquietudine di questa strana creatura trasformerà la vita dei due amanti in una corsa perenne, una corsa a ostacoli che Betty supera senza compromessi, con continue esplosioni di irrazionalità: lui, lo scrittore fallito, non riesce ad opporre alcuna resistenza, si fa trascinare dalla sua bellissima stella polare in una vita on the road tra sesso, sigarette, alcol ed eccessi di ogni tipo, tutto pur di non perderla di vista.

37°2 al mattino è un romanzo avventuroso, dalle tinte noir su cui si aprono sprazzi di improvviso, illusorio sereno. Una storia che non dà tregua, che risucchia il lettore nei suoi vortici tenendolo incollato fino all’ultima pagina. Da questo libro il regista francese Jean-Jacques Beineix ha tratto un film, Betty Blue, che agli Oscar del 1986 ha ricevuto una nomination come miglior film straniero, interpretato da Jean-Hugues Anglade e Béatrice Dalle.

Autore: Philippe Dijan
Titolo: 37°2 al mattino
Editore: Voland
Pagine: 376
Prezzo: € 14,00