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Sotto sotto… c’è da ridere!

Parte in anteprima italiana “The IT Crowd” sitcom inglese ambientata negli uffici di un’importante azienda di Londra, che fa sbellicare dal ridere in british style. Dal 25 luglio su Steel la prima, seconda e terza stagione. Tutto d’un fiato

The It Crowd, locandina

C’è una grande azienda che promette di licenziare tutti i suoi dipendenti che manifestino stress e per questo viene ingaggiato un esperto di rilassamento; c’è una giovane donna che viene assunta da questa azienda per un ruolo importante, che prevede altri dipendenti sotto le sue direttive; ci sono un sottosuolo, un nerd geniale e un inguaribile pigro; c’è anche una dose esorbitante di English humor.

Questo è The IT Crowd, spassosa sitcom britannica, pronta su Steel a partire dal 25 luglio prossimo: un’anteprima italiana che proseguirà in pompa magna, con la seconda e poi la terza stagione. Dopo i 6 episodi che compongono la prima stagione, infatti, si proseguirà, ogni domenica alle 21, con gli altri 12 episodi, tutto d’un fiato, per pareggiare i conti con il pubblico inglese.

Si tratta di un bel regalo del digitale terrestre di Mediaset Premium, il cui intento pare essere quello di catturare i telespettatori in fuga dal divano estivo, vista la qualità dell’offerta.

The IT Crowd, creata da Graham Linehan e prodotta da Ash Atalla e in onda dal 2006 su Channel 4, ha da subito riscosso grande successo di pubblico e critica, vincendo nel 2009 il premio BAFTA tv Award e nel 2008 l’International Emmy Award, entrambe nella  categoria sitcom.

L’incipit della serie vede protagonista la frizzante Jen (Katerine Parkinson), neo assunta dalla prestigiosa Reynholm Industries di Londra  e a cui viene dato l’importante incarico di manager del dipartimento I.T. (Information Technology). La ragazza però non sa che gli uffici a lei assegnati si trovano nel sottosuolo del palazzo e che il suo compito sarà dirigere un team di soli due impiegati: il geniale nerd Moss (Richard Ayoade) e il pigro Roy (Chris O’Dowd).

Tenendo conto di tutto questo (oltre al fatto che, per un equivoco inconfessabile nel corso del colloquio di assunzione, nessuno sa che a Jen l’informatica è oscura), riusciranno i tre colleghi a non stressarsi, salvando il posto di lavoro?

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