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Una citta’ da h 24

Tel Aviv è la “città che non si ferma mai” perché la gente è in strada 24 ore su 24 e la sua vita notturna è famosa in tutto il mondo.

Passeggiata per Tel Aviv
© Ministero del Turismo Israeliano

La chiamano la “città che non si ferma mai” perché la gente è in strada 24 ore su 24 e la sua vita notturna è famosa in tutto il mondo. Ma anche la cosmopolita, il crocevia di passato, presente e futuro, il cuore della cultura nazionale di Israele. Perché Tel Aviv, dalle lunghe spiagge dorate, dalle case in pietra degli angusti vicoli del centro storico di Jaffa, dagli edifici dalle forme asimmetriche della “Città bianca”, è tutto questo ma in questo non si esaurisce.

La sua storia relativamente recente – la città vera e propria fu fondata nel 1909 – ha in realtà antiche origini essendo espansione di Jaffa, il porto a sud ovest di Tel Aviv risalente a 3.000 anni fa, ai margini del quale 60 famiglie di Ebrei costruirono quel che all’inizio doveva essere solo un prolungamento (Akhuzat Bayit – casa colonica) ma che rapidamente divenne un nuovo centro, Tel Aviv appunto. Jaffa conserva le tracce di un passato ottomano come testimoniano i vicoli del centro, dove prende vita il quartiere degli artisti, e alcuni luoghi della cultura cristiana (la Chiesa di San Pietro, la Tomba di Tabitha), ma è anche punto di partenza per la movida notturna che dai party al calar del sole si sposta verso gli eleganti ristoranti e i locali fino alle prime luci dell’alba.

E’ la curiosità di vivere, conoscere e sperimentare il motore incessante di Tel Aviv che romba tra strade ed edifici in un mix di eclettica architettura che non rende stonato il  passaggio dallo stile dell’antico centro di Akhuzat Bayt (da Montifiori Street a Yehuda Halesi Street) a quello Bauhaus della Città Bianca, la cui fama ha superato di molto i confini nazionale, e del cuore pulsante della city (Shenkin Street – Rotschild Boulevard – Allenby Street). Una curiosità che si alimenta di cultura, che in Tel Aviv ha trovato il suo riferimento nazionale: il Museo d’Arte, l’Orchestra Filarmonica, l’Opera, oltre a una numerosa lista di musei e gallerie.

Una curiosità che prende la forma di stile e moda e che ha trasformato la capitale israeliana in meta ambita per turisti e autoctoni di uno shopping variegato ed esigente, che viene soddisfatto dai grandi centri commerciali di griffe internazionali, dalle boutique d’alta moda (non ultimo l’atelier Yehuda Beresì inaugurato a luglio con una collezione Luxury Design, trionfo di tessuti pregiati e materiali esclusivi), la Fiera bisettimanale dell’Arte di Nakhlat Binyamin e il sorprendente mondo dei mercati: delle Pulci, del Carmelo, Hatika, Levinsky e il Bazar di abiti firmati nei dintorni del porto.


Informazioni
www.tourism.gov.il


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