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La realtà concreta diventa 3D

Al Ces 2011, la più grande fiera al mondo di elettronica di consumo che si è appena conclusa a Las Vegas, le previsioni per l’anno appena iniziato parlano chiaro: il trend è 3D

3D

3D, realtà virtuale e realtà aumentata, si tratta comunque di realtà concreta, almeno in fatto di tendenza e mercato. Questo è ciò che è emerso al recente Ces 2011 di Las Vegas. Il 3D è in piena sperimentazione, ma se tanto deve ancora  venire, molto è già qui. I campi d’applicazione del 3D oggi concretamente attivi, vedono nel PC il luogo privilegiato. I primi a goderne sono i videogamer, esperti nell’immedesimazione, quasi simbionti del computer.

Mentre Sony e Microsoft stanno attuando strategie innovative nel campo del motion control con il sistema Kinect, Hannspree va sul concreto, che in fatto di PC significa hardware. Il nuovo Monitor 3D HS233H3B  coniuga design hi-tech, raffinato e sportivo, a tecnologie avanzate, con l’obiettivo (raggiunto) dell’esperienza visiva avvolgente e tridimensionale. Base a tre lati, frame nero specchiato che incornicia il display da 23” LCD 16:9 e risoluzione 1920×1080 Full HD. La funzione 3D, attivabile grazie al cavo DVI Dual Link e all’utilizzo degli appositi occhiali Shutter, permette di immergersi nella magia del mondo virtuale, garantendo un’esperienza grafica innovativa, estremamente nitida e realistica.

Di hardware in hardware, Asus dedica al 3D un’intera collezione, 3D Experience, di soluzioni per l’esperienza stereoscopica e tridimensionale al PC, con tecnologia NVIDIA 3D Vision. Notebook, schede grafiche di ultimissima generazione, display LCD e PC touchscreen all-in-one, nonché accessori innovativi come uBoom e uBoom Q, speaker multimediali usb 2.0 di tipo sound-bar e CineVibe, cuffie che vibrano in sincronia con l’azione video, grazie alla tecnologia Force Feedback.

Infine, per guardare veramente lontano e nitido in fatto di 3D, al Ces 2011 si sono visti anche i primi occhiali 3D regolabili in base alle esigenze personali. In arrivo ad aprile, YOUNIVERSAL di XPAND , infatti, grazie ad un’applicazione da installare su iPhone e Android (ma presto sulla maggior parte degli smartphone in commercio), possono essere regolabili in base alle diverse focali e alla CPU di chi li indossa.

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