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Val Pusteria, la valle più “verde” d’Italia

La Val Pusteria è conosciuta anche come “verde valle” non solo per i colori sfavillanti di prati e boschi in estate, ma anche per la sua spiccata sensibilità ecologica.

Paesaggio invernale
©leonid_tit/Shutterstock

Non è solo per i colori sfavillanti di prati e boschi che ne caratterizzano la stagione estiva, ma anche per la sensibilità ecologica, considerata un vero patrimonio culturale acquisito, che la Val Pusteria è conosciuta anche come “verde valle”. Basti pensare che Plan de Corones è la stazione sciistica tecnologicamente più avanzata d’Italia ma con un occhio davvero di riguardo all’ambiente. Skibus, cabinovie e seggiovie ultramoderne permettono di raggiungere gli oltre 107 chilometri di piste lungo ogni versante, da Riscone a Valdaora e San Vigilio di Marebbe: in cima, ad attendere lo sportivo per il meritato ristoro, rifugi, ristoranti e moderne stazioni di arrivo.

Tutto questo con la massima attenzione all’impatto ambientale. L’incremento della densità di impianti e l’alta tecnologia messa in campo va sempre di pari passo con l’attenzione che tali strutture hanno sul territorio. E’ da considerare il fatto che l’attività di sfruttamento sciistico è confinata su una superficie limitata e ben circoscritta –Plan de Corones è famosa per la sua forma a “panettone”- e questo favorisce la concentrazione di piste ed impianti in un’unica area. Proprio ai margini della zona dove vengono praticati gli sport invernali si trova una delle più vaste aree selvagge d’Europa, tutelata dal Parco Naturale Fanes Senes Braies che, con i suoi 25.680 ettari in continuità con altre ampie zone protette, permette di vivere in pieno l’inverno grazie a percorsi escursionistici battuti e alla presenza di rifugi aperti, come quelli di Fanes, Sennes o Lavarella.

Tra le caratteristiche principali che rendono la Val Pusteria un esempio da seguire ci sono gli impianti di nuova generazione, sempre sicuri ed energeticamente efficienti, che vantano diverse certificazioni ambientali: l’acqua sparata dai cannoni resa di qualità potabile dopo la raccolta naturale in appositi in vasi (è quindi acqua piovana o di scioglimento della stessa neve, intercettata durante la stagione primaverile e dirottata in bacini di raccolta appositamente creati); rifiuti e reflui dei rifugi in quota che vengono completamente smaltiti e riciclati.

Una menzione anche sul tema dell’espansione dei collegamenti funiviari, spesso discusso: oggi da Riscone o Valdaora si può sciare fino in Marmolada o collegarsi al Sella Ronda attraverso la connessione tra piste e impianti più skibus fra la zona Piz de Plaies di San Vigilio di Marebbe (Piculin) e l’Alta Badia (Pedraces). Questo ha permesso di eliminare una consistente migrazione motorizzata lungo le strade che spesso creava ingorghi.

E per il futuro cosa ci si aspetta? E’ in fase di lavorazione un nuovo impianto di arroccamento per il Plan de Corones da Perca, con una nuova direttrice di piste e impianti collegati alla stazione della ferrovia della Val Pusteria. Questo avviene già in Svizzera, e per l’Italia sarà quindi uno dei primi esempi di trasporto integrato per lo sci.

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Informazioni utili
Consorzio Turistico Plan de Corones

Val Pusteria-Alto Adige-Dolomiti
Tel: 0474/ 555447
www.plandecorones.com