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Livia Firth e la moda verde

La signora Firth, Colin Firth, al secolo Livia Giuggioli, porta ai Golden Globe la moda green, sfoggiando un outfit ecosostenibile per promuovere temi i ambientalisti e gli stilisti impegnati nella causa

Livia Firth ai Golden Globes 2011
LaPresse

Che un tappeto rosso potesse diventare verde col solo calpestio di un paio di tacchi non si era mai visto. Ma alla cerimonia di assegnazione dei Golden Globe, i premi più importanti del cinema dopo gli Oscar, è il secondo anno di fila che avviene la magia. Niente bacchetta magica, solo una sana, instancabile voglia di promuovere il tema dell’ambiente, hanno reso Livia Firth, al secolo Livia Giuggioli, la protagonista del red carpet etico.

Moglie di Colin Firth, produttrice cinematografica, Livia non perde occasione di sfoggiare le creazioni degli stilisti dall’animo green e portarli sotto i riflettori, per far sì che la causa ambientalista abbia l’attenzione che merita. All’edizione 2010 dei Golden Globe, quando il marito partecipava per ‘A Single Man’, la signora Firth ha sfoggiato un abito da sposa riciclato, mentre quest’anno ha scelto di promuovere l’etichetta ecosostenibile Prophetik dello stilista Jeff Garner, con un abito intermente di seta proveniente da vermi che non vengono uccisi e tinto con le piante che il designer stesso coltiva.

Leggiamo dal suo blog che pochi giorni fa, il 13 gennaio, in occasione dell’inaugurazione della nuova stella dedicata a Colin Firth sul mitico Hollywood Boulevard, la sua mise era composta da top, giacca e pantalone nero di cotone organico della collezione Primavera Estate di Stewart&Brown, un brand di moda etica tra i favoriti della signora Firth. Scarpe e borsa di Riccardo Rizieri, di cui Livia esalta la qualità artigianale e i materiali utilizzati attraverso pratiche responsabili.

Ma sfilare sui red carpet è per Livia Firth solo un mezzo per attirare l’attenzione dei media sul tema della moda eco. Nella pratica quotidiana non si limita ad indossarli, ma promuove la causa attraverso lo store Eco Age, un negozio di abbigliamento sostenibile aperto assieme al marito e ai fratelli a Londra . E non si tratta solo di una rivendita di costosissimi abiti e accessori in materiali organici: Eco Age è rivolto a tutte le età e soprattutto tutte le tasche, e presto pare inaugurerà una filiale a Milano.

Nata e cresciuta a Roma, laureata in lettere alla Sapienza, il suo rapporto con Colin Firth non solo l’ha portata in un mondo in cui non si sarebbe mai aspettata di vivere, ma l’ha avvicinata a temi importanti ed umanitari. Non è solo l’ecologia ad impegnare Livia: la signora fa parte della Bright Wide, una società di produzione e distribuzione per cinema e documentari legati all’attivismo politico e ambientalista, da cui è nato, per citare il più noto, The Cove’, il documentario – shock sulla mattanza dei delfini in Giappone.

Livia Giuggioli esprime nelle occasioni mondane quella rilassatezza e semplicità tipiche di chi è genuinamente convinto di sostenere una buona causa, e non si presta solo a campagne mediatiche senza riscontro nella pratica quotidiana. Ci auguriamo che molte star prendano da lei l’esempio, avvalorando finalmente il fatto che glamour ed ecosostenibilità possono andare di pari passo.

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