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La movida catanese

Se gli italiani, per divertirsi, vanno in Spagna, accade anche che gli spagnoli ritrovino un pezzo della loro terra, nella Sicilia orientale.

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©APT Catania

Se gli italiani, per divertirsi, vanno in Spagna, accade anche che gli spagnoli ritrovino un pezzo della loro terra, nella Sicilia orientale. Senza la pretesa di estendere il paragone alle infrastrutture cittadine, latmosfera che si respira a Catania presenta molte affinità con quella della più famosa e moderna Barcellona.

Piazza Europa, nel punto in cui la città incontra il mare, è la tappa preferita dei catanesi presenzialisti. Qui ci si incontra, a tutte le ore del giorno, per fare due chiacchiere, sorseggiare un aperitivo al mitico Caffè Europa o immergersi in una granita di caffè con panna, o di mandorle macchiata al caffè, accompagnata da brioche. Se il rigore di una domenica invernale lo esige, la colazione è a base di cornetti al miele e cappuccino. Per gustare quelli giusti bisogna raggiungere le pendici dellEtna, fino al paese di Santa Venerina (che ha dato i natali a Franco Battiato).
Destate il popolo catanese si sposta verso il litorale nord, sulla Scogliera, il lungomare di scura lava basaltica che parte proprio da piazza Europa e che, passando attraverso i due antichi borghi marinari di Ognina e San Giovanni Li Cuti, prosegue fino a Fiumefreddo, in direzione di Taormina.
La piazza di Aci Castello è gremita di giovani che, dal tramonto in poi, assiepano lampia area sottostante al bellissimo castello fuso nella roccia lavica, da cui il paese trae il proprio nome. Lsitituzione picurea più rinomata è Viscuso: ogni ora del giorno è buona per mangiare la migliore granita della zona (da provare, quando la stagione lo consente, quella di gelsi neri, vera specialità catanese).
Il vero crocevia della movida catanese è la scalinata Alessi, a un passo dallo splendido barocco di via Crociferi. Da lì parte litinerario del popolo della notte che si consuma, nel bel mezzo della città universitaria, in una staffetta tra pub, pizzerie e locali che illuminano i vicoli del centro storico, vicino a San Berillo, quartiere a luci rosse.
Locali piccoli e anticonformisti; wine bar o pub multietnici. book shop, come il Tertulia, o music club di tendenza come il Nievskij. Anche Carmen Consoli, prima di diventare famosa, si esibiva in uno dei tanti locali della zona. Su tutti, nelle passate stagioni, ha brillato il 17 , in piazza Duca di Genova: minuscolo pub dallatmosfera intrigante, dove tra una chiacchiera e un drink, si ascolta ottima musica, anche dal vivo.

Tra incontri, musica e bevute, la notte catanese scorre anche allinsegna della tradizione: così non muore mai lamore per il selz con limone e sale, da sorseggiare in piedi, davanti al chiosco, mentre si fanno due chiacchiere a fine serata. Il più antico è quello in ghisa del signor Giammona, in piazza Vittorio Emanuele III. Per finire, chiunque ami chiudere la notte con una colazione illuminata dallaurora, può contare sulla pasticceria Aiello, in viale Vittorio Veneto, dove i nottambuli si ritrovano per gustare cornetti e specialità siciliane a base di ricotta.

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