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Legalità e non violenza a suon di musica

Seconda edizione del concorso promosso dal Meeting Etichette Indipendenti e da Politicamente Scorretto: la musica al servizio della non violenza e dell’impegno contro le mafie

Capatosta, vincitori della prima edizione di Musica contro le Mafie
myspace.com/capatosta

La collaborazione tra il MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti, e Politicamente Scorretto è feconda. Talmente tanto da produrre il nuovo bando di “Musica contro le Mafie 2011”, il secondo,  rivolto ad artisti e gruppi che con la loro musica originale concorrono a promuovere la cultura della legalità. La musica diventa così un’arma pacifica per combattere la violenza e la sopraffazione diffusa dalla criminalità organizzata.

Ed è con questo spirito  che si sono mossi  il Meeting degli Indipendenti di Faenza e Politicamente Scorretto, la rassegna promossa dall’Istituzione Casalecchio delle culture in collaborazione con Carlo Lucarelli e l’associazione Libera di don Ciotti. Partecipare è facile: è necessario compilare, entro il 30 settembre 2011, il modulo di iscrizione pubblicato sui siti del MEI e di Politicamente Scorretto. Il bando è aperto a musicisti di qualsiasi età e genere musicale. Il brano proposto deve essere originale e può essere eseguito in qualsiasi lingua. Tutti i generi musicali e gli artisti selezionati si esibiranno alla finalissima di “Musica contro le Mafie” in programma il 19 novembre a Casalecchio di Reno (BO) durante la rassegna Politicamente Scorretto 2011. Il vincitore, scelto da una qualificata giuria di cui fa parte tra gli altri Marco Ambrosi del gruppo Nuju, si esibirà al MEI 2011 a Faenza.

Nella prima edizione del concorso il premio è stato assegnato ai Capatosta, una band napoletana formata da musicisti provenienti da diverse aree musicali con un minimo comun denominatore: l’impegno sociale e civile contro la malavita. Sono inoltre state assegnate due menzioni speciali: agli Arangara, gruppo calabrese etno-rock che canta la ribellione nei confronti della ‘ndrangheta e agli Harry Loman per il loro canto di libertà nei presidi della legalità di Torino. Giordano Sangiorgi, patron del Mei, in occasione della presentazione del concorso ha dichiarato: “Anche la nuova musica del nostro paese può  svolgere il suo ruolo soprattutto nel rapporto con le giovani generazioni ad aiutare a sconfiggere definitivamente un mostro che uccide ogni speranza per futuro di questo paese.” Una visione ottimista che non si può che condividere!

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