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Il design trasforma persino l’annaffiatoio

Innaffiatoio o annaffiatoio? Nella lingua italiana vanno bene entrambe le parole, ma per il design si tratta di un oggetto che si presta a molte più variazioni!

Annaffiatoio Guldkannan Towa di Ã…sa Lövberg

Di questi tempi, le piante hanno voglia di mettere radici. All’aperto, naturalmente. Giardini, terrazzi e balconi rinverdiscono, almeno quanto i pollici verdi che se ne prendono cura. Il gardening è un hobby, ma anche una terapia che fa bene a tutti: in primis agli ospiti di vasi, vasetti e aiuole, ma senza dubbio anche a tutti coloro che hanno a cuore le piantine.

Del resto, basta poco: il giusto contenitore, luce, terra buona e l’acqua che serve. Quando ci si mette di mezzo il design, poi, il gardening diventa un hobby di stile sostenibile, soprattutto se l’oggetto in questione è l’annaffiatoio. Accessorio dalle forme già di per sé uniche e riconoscibili, sarà mai possibile inventarne di “diversi”?

Secondo il designer olandese Bas Van Der Veer, innaffiare le piante deve essere un atto di consapevolezza sostenibile, in cui l’acqua è il bene più prezioso. Raindrop (anche in versione Mini) è infatti un annaffiatoio/serbatoio che raccoglie l’acqua piovana, perchè si applica direttamante sul canale di scolo della grondaia. Bello a vedersi, quasi un complemento d’arredo outdoor, la sua forma a goccia conta un doppio contenitore con colori a contrasto: l’uno, giallo, rosso o verde mela, è una sorta di caraffa (per innaffiare) estraibile dal corpo centrale fisso in grigio chiaro, che, appunto è il serbatoio. Zero sprechi, 100% risparmio idrico.

Nina Tolstrup, fondatrice di Studiomama, fa del recupero dei materiali la sua mission. Outdoor Kitchen è la quintessenza di tale filosofia, quasi una provocazione. Si tratta di una cucina mobile per esterni minimalista il legno ricilato, con tanto di piccolo fornello a gas e lavabo, da collegare ad un comune tubo da giardino. E l’annaffiatoio, dov’è? Semplice quanto disarmante, è sotto il lavandino: ecco dove finirà l’acqua di scarico!

Annaffiare le piante con la pipì risulta quasi una blasfemia? Niente affatto, l’estremizzazione dell’organic gardening è Guldkannan Towa della svedese Åsa Lövberg, annaffiatoio in plastica con una particolare apertura a cuore (e relativo tappo), che si avvicina approsimativamente alla forma di un wc e maniglia pieghevole verso il basso per evitare spiacevoli errori di mira.

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