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Bolzano, weekend sulle due ruote

Tre nuovi itinerari ciclabili nelle terre del vino altoatesino, tra natura e percorsi enogastronomici

Bicicletta
© Alexey Fursov/Shutterstock

Cosa hanno in comune le uve del Gewürtztraminer con le due ruote? Le colline coltivate a vigneti con il pedalare in mezzo alla natura? I percorsi enogastronomici con quelli ciclistici? La città di Bolzano e i suoi dintorni, naturalmente. Il capoluogo trentino infatti, già celebre per essere centro urbano a impatto zero – con una politica dei trasporti e delle infrastrutture volta a diminuire smog e scorie – oggi si arricchisce di tre nuovi sentieri per cicloamatori, che si snodano tra meleti e vigne, laghi e fiumi in direzione del variegato patrimonio enologico di cui si fregia la zona.

Tre percorsi con partenza dalla città – verso nord, sud e centro – sulla Strada del Vino dell’Alto Adige, la più antica d’Italia, per scoprire come il territorio bolzanese è da sempre legato alla produzione di uva pregiate e vini unici, assaporandone l’intenso sapore con degustazioni e visite alla cantine da raggiungere in sella a una bici. La strada verso nord si prende da Piazza Walther, nel centro storico di Bolzano, e attraverso il quartiere di Gries arriva fino a Terlano, Vilpiano e Naltes. Trentasette km da affrontare con le dovute soste a partire da quelle alla Cantina Bolzano e a quella convento Muri – Gries. Una salutare fatica – ma nessuno dei 3 itinerari ha grandi difficoltà e sono percorribili in ogni momento dell’anno – che sarà ricompensata da un bicchiere dell’autoctono Lagrein e dal più leggero Santa Maddalena, ottenuto con la “mediazione” delle uve Schiava.

Dalla piazza vicino le cantine vinicole Kaltern e Erste + Neue verso il bosco e i due laghi di Monticolo il percorso verso il centro arriva nella zona di Caldaro dove si trovano le tenute di Castel Sallegg, Steflhof e Klosterhof. Sulla strada si incontrano le cantine San Michele e J Brigl, l’azienda vinicola e ristorante Stroblhof e il Winecenter della Cantina Caldaro. Siamo nel regno del Pinot Bianco e della Schiava. Quello verso sud è l’itinerario più lungo che porta dai paesi Cortaccia e Magré fino a Cortina e Salorno, alla scoperta del Pinot nero e del gusto fruttato del Gewürtztraminer che nasce dai vitigni di Termeno.

Tappe del ciclotour sono la Cantina Spumante Haderburg – e quella all’omonimo castello dell’XI sec. arroccato su un’impervia roccia – le Cantine di Termeno e le tenute Hofstätter, Elena Walch. Gli itinerari in bici sulla Strada del Vino sono segnalati da cartelli informativi con le spiegazioni sulla storia e la cultura viticola di queste terre e, una volta smontati dalla sella, possono essere integrati con visite ed escursioni raggiungibili in treno, bus, funivia o trenino locale (vd. servizio Mobilcard).

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Indirizzi utili
www.bolzanodintorni.info

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