Rendere più vivibili gli spazi che si estendono davanti ad un museo è un obiettivo interessante, perché porta l’arte per le strade, interagendo con esse e cambiandone il tipo di fruizione. Presso il MAXXI di Roma si può ancora ammirare, fino al 16 ottobre, il progetto vincitore del concorso Young Architects Program 2011: “WHATAMI” del gruppo stARTT, che ha avuto notevole successo durante tutto il periodo estivo, portando tra le sue isole verdi e all’ombra dei grandi tulipani moltissime persone e rendendo più vivo uno spazio che altrimenti sarebbe stato solo di passaggio. L’opera vincitrice a New York, presso il PS1, è invece “Holding Pattern”, del gruppo Interboro Partners (nelle persone fisiche di Tobias Armborst, Daniel D’Oca, Georgeen Theodore, Rebecca Beyer Winik).
Invece di trasformare lo spazio, il gruppo ha preferito evidenziarne le forme insolite – un poligono a sette lati – creando un baldacchino di corde e vele, con zone d’ombre che rendono lo spazio più godibile. Panche, lettini, tavoli da ping pong e per gli scacchi, rendono il cortile una zona di sosta per il quartiere e per i turisti di passaggio che hanno bisogno di rilassarsi un po’. I cortili laterali sono stati allestiti in maniera diversa, il più piccolo è foderato di grandi specchi, mentre il più grande è stato trasformato in un bosco urbano.
Tutti i progetti partecipanti al Young Architects Program devono rispondere agli stessi requisiti: sostenibilità e riciclaggio, ed è per questo che al termine dell’installazione tutto l’arredo sarà donato per ulteriori utilizzi. L’insieme dell’installazione presente al PS1 è di grande impatto, anche grazie all’utilizzo di materiali naturali, ed è stata davvero capace di trasformare lo spazio, andando incontro alle esigenze della comunità.
MoMA PS1
22-25 Jackson Ave. at the intersection of 46th Ave
Long Island City, NY
Per informazioni:
www.ps1.org
Foto: Holding Pattern design at the MoMA PS1 courtyard
